Prevenire un infortunio, la strategia da utilizzare
“Come prevenire un infortunio” è la domanda al centro delle discussioni di tutti i tecnici del settore, qualunque sia l’ambito sportivo di cui si occupano.
Il motivo è presto detto: un infortunio, piccolo o grande che sia, poiché costringe l’atleta a rinunciare temporaneamente alla propria passione, influisce inevitabilmente sul suo benessere psicofisico. Questo stop, per i professionisti, è inoltre un danno in termini economici: la perdita di allenamento, infatti, compromette anche la qualità della performance.
La prevenzione, per uno sportivo, è quindi un’azione necessaria ed estremamente vantaggiosa.
Prevenire un infortunio
Cosa determina l’insorgenza di uno o più infortuni?
Le condizioni climatiche non ottimali, le irregolarità del terreno, l’utilizzo di materiale tecnico inadeguato, i traumi, il recupero post attività svolto o organizzato in maniera superficiale, il numero delle ore di sonno insufficienti e una dieta non equilibrata appartengono alla categoria delle cosiddette cause esterne, ovvero non imputabili direttamente all’attività fisica.
Tra le cause interne, invece, troviamo appunto l’allenamento, i traumi indiretti, i deficit di forza, il sovraccarico qualitativo e quantitativo, gli scompensi posturali o muscolari, una preparazione inadeguata, una concentrazione insufficiente, problemi di coordinazione e il sovrappeso.
Come vedete, gli infortuni possono essere il risultato di numerosi fattori o comportamenti scorretti che spesso sono concatenati tra loro. Andiamo quindi a vedere come prevenire un infortunio.
Come possiamo evitarli?
Il mio consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un preparatore che possa valutare il singolo caso programmando il lavoro anche in base alle capacità individuali dell’atleta. Soprattutto all’inizio, è importante evitare inutili sovraccarichi e deficit di allenamento: questi, infatti, possono innescare processi infiammatori o dolori muscolari poi complicati da risolvere.
In progressione, strutturerei la prevenzione in questo modo:
- Valutazione corporea e test di mobilità;
- Programma di rinforzo muscolare abbinato ad un programma specifico per lo sport praticato (se necessario);
- Check mensile o bimestrale con fisioterapista e/o osteopata;
- Valutazione dello stato di forma, dei parametri vitali e di forza con controlli cadenzati;
- Stretching e mobilità organizzata ad hoc.
Non spaventatevi se quella che vi ho illustrato sembra la tabella di lavoro di un atleta professionista, perché oggi, in supporto agli indispensabili preparatori e medici sportivi, per fare autovalutazioni mirate esistono anche strumenti di semplice utilizzo come le app per il cellulare o gli smartwatch di ultima generazione. Insomma, invece che pagare per curarsi, è meglio prevenire, no?
Concludendo, per prevenire un infortunio che obbliga ad uno stop forzato, a volte basta solo qualche accorgimento in più: ascoltare le proprie sensazioni, non forzare il volume di un lavoro di corsa o l’intensità della stessa, non sollevare un carico troppo elevato senza la dovuta assistenza e, soprattutto, non dimenticarsi mai di utilizzare il buonsenso.

Matteo Arbelti, prevenire un infortunio
Gli esercizi di rinforzo muscolare e la consapevolezza di ciò che si deve fare
Tutti conoscono gli esercizi per migliorare la forza muscolare – come sollevare pesi ed eseguirli in maniera corretta, ma pochi sanno che questi sono fondamentali per il miglioramento del benessere e della salute e quindi prevenire un infortunio.
In base agli esercizi proposti e al loro utilizzo, si otterranno risultati diversi, così come diverso sarà il loro valore nel trattamento delle possibili problematiche. Ecco perché credo che la perdita del tono muscolare o l’atrofia dovuta a una semplice inattività o ad un intervento ortopedico dopo un infortunio, abbia un un effetto profondo sui pazienti ortopedici.
Indipendentemente dal fatto che l’attività che vogliono svolgere sia sportiva o quotidiana, è necessario lavorare sul recupero della forza e sulla sua funzionalità, per favorire la ripresa della stabilità articolare e il normale funzionamento della sinergia muscolare.
Il periodo successivo alla fisioterapia è quello che consente di ricominciare a fare attività dinamiche come camminare, correre e saltare, e non va assolutamente sottovalutato.
In conclusione, una parte fondamentale del trattamento dei pazienti infortunati è quello di ristabilire gli stessi valori fisiologici e i tipi di espressione di forza antecedenti all’infortunio. Solo l’utilizzo di esercizi mirati e studiati per il caso specifico, possono garantire un risultato ottimale.

Matteo Arbelti, prevenire un infortunio
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…e se hai problemi di schiena ti segnalo il mio ultimo articolo preparato in occasione di ENDUtraining Channel
Silvia - 2021-11-14 16:24:20