ENDUdream 2: born to be wild

ENDUdream 2: born to be wild

Andrea Toso

“Some men see things as they are and say, why; I dream things that never were and say, why not.”

17 Dicembre 2019

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Alcuni uomini vedono cose nella loro visione e si dicono “perché?”; io sogno cose che non sono mai esistite e dico “perché no?”
Robert kennedy.

Le categorie di ENDUdream 2 quest’anno sono state modificate e semplificate, Running, Cycling e Wild.
Se i concetti dei primi due contenitori di sogni sono semplici, il terzo è un bacino infinito in cui raccoglieremo i progetti più disparati, quelle imprese cui pensiamo ma siamo sicuri non arriveremo mai, troppe variabili, troppe complicazioni, troppe spese… e infatti c’è qui ENDUdream 2 che con gli sponsor con competenza in qualsiasi campo outdoor come è ad esempio Sportler, ci vestirà e metterà in grado di imbastire un campo base ideale per partire verso la vetta del nostro sogno.

Sogniamo in grande! Quel tarlo nella mente che ci parla e ci fa frugare su Goggle in cerca di quel posto speciale che vorremmo visitare correndo, come è stato per Ridgers con la sua Ultra Maratona di Boa Vista, pedalando come l’Everesting di Davide, ma anche con le pelli di foca sotto gli sci, con un SUP, una canoa, quel che non è quantificabile in distanza e tempi standardardizzati rientra nei sogni WILD, e con ENDUdream 2 possiamo provare a realizzare la nostra impresa.

L’unico vincolo richiesto è temporale, cioè la data entro cui coronare il proprio sogno che è il 30 Novembre 2020.

 

E, scusate se è poco, saranno i nostri amici a spingerci al successo con una votazione aperta a TUTTI i sogni, senza filtro (se non quelli base del regolamento!).

Allora spulciamo qualche sogno in qualche modo epico: il primo che ci viene in mente è la Barkley Marathon, una folle corsa con un percorso variabile e in modalità orientering che si svolge negli USA la cui iscrizione è simbolica, tipo baratto, e su cui è stato fatto un bellissimo documentario su Netflix;

potrebbe essere la traversata a nuoto dello stretto di Messina (ragazzi per me sarebbe parecchio WILD!!!)

concatenare le alte vie delle Dolomiti,

correre il Tor De Giants,

girare la Scozia in Gravel,

ma anche la North Cape 4000  4000 km circa in bicicletta per arrivare a Capo Nord

o scalare le 3 cime di Lavaredo con guida alpina o senza,

attraversare l’Italia da nord a sud in bicicletta, che è non per niente tutta in discesa

imprese che mettano alla prova la propria Zona di Comfort perché il concetto WILD è proprio in questo concetto.

Potrebbe essere un viaggio in canoa a circumnavigare la penisola, un Cammino in cerca dell’Italia dimenticata, un record di maratone consecutive, un Passatore andata e ritorno, ENDUdream WILD non ha un vincolo e per questo anche la fantasia nel proporre avventure si arena nella ricerca.

Personalmente sognerei qualcosa sulla neve, non dico scendere dal Nanga Parbat come Carlo Alberto “Cala” Cimenti, ma anche solo il “mio” Antelao, che vedo da 47 anni svettare davanti alla mia casetta in Cadore ma non ho mai approcciato in un misto tra pigrizia (chi io?!?) e timore reverenziale ma è lì ad aspettarmi colmo di neve e di difficoltà per me (oggi) insormontabili…

Nessun sogno è troppo grande, e nessun sognatore è troppo piccolo per poter sognare.

Se anche tu sei Born to Be Wild, lancia la tua candidatura, ti aspettiamo, “perché no?”

 

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