Verdure invernali: 6 benefici per l’allenamento

Verdure invernali: 6 benefici per l'allenamento

Elena Casiraghi

Spinaci, biete, coste, cavolo nero, cavolini di bruxelles, cime di rapa sono veri alleati del benessere e supporto prezioso per gli sportivi.

22 Dicembre 2023

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Ebbene sì: spinaci, biete, coste e cavolo nero, ortaggi tipici della stagione invernale, sono ricchi per natura di alcune sostanze fondamentali per il benessere, soprattutto degli sportivi. Vediamo assieme quali sono i benefici apportati da queste verdure.

1. I nitrati per la pressione sanguigna

Questi ortaggi dalla tipica colorazione verde scuro sono ricchi di nitrati vegetali che, una volta assorbiti dall’organismo, vengono trasformati in un gas, l’ossido nitrico, che contribuisce a mantenere la pressione sanguigna a livelli normali.

2. Basso indice glicemico per controllare il peso

Inoltre queste verdure contengono un bassissimo indice glicemico, limitando quindi l’innalzamento della glicemia, specie se consumati all’inizio del pasto. Infine, ma non ultimo, stimolano la sazietà, contribuendo a limitare l’introito calorico. 

3. Magnesio per irrequietezza e crampi

A un primo sguardo, ciò che hanno in comune queste verdure è il colore verde, una caratteristica che le rende ricche in clorofilla, una molecola presente solo nel mondo vegetale. Per provare a fare un paragone tra il funzionamento delle piante e quello dell’organismo umano, la clorofilla può essere considerata come una specie di emoglobina, cioè quella molecola che trasporta ferro e ossigeno nel sangue. C’è però una differenza sostanziale tra clorofilla ed emoglobina: la clorofilla, anziché il ferro, lega a sé il magnesio. È proprio per questo motivo che gli alimenti di colore verde, in particolare quelli a foglia, sono consigliati come preziosissime fonti di questo minerale, di cui spesso siamo carenti, in particolare quando ci alleniamo molto producendo sudore. 

Ideale dunque inserirli con frequenza nella nostra alimentazione se per caso capita, per esempio, di sentire nervosismo e irrequietezza, rigidità muscolare, disturbi del sonno notturno e un aumento dei crampi muscolari a riposo (quelli che invece insorgono durante l’esercizio sportivo hanno un’altra genesi).

4. Luteina e zeaxantina per pelle e occhi

C’è di più. Oltre che di clorofilla (e quindi di magnesio), le verdure di colore verde sono ricche anche di luteina e zeaxantina, che proteggono pelle e occhi. Nel loro complesso queste sostanze sono utili a mantenere in salute i vasi sanguigni, a garantire un buon metabolismo di ossa e denti, oltre ad avere un impatto positivo sulla capacità visiva.

5. Folati per l’emoglobina

Se ancora non bastasse: gli alimenti di colore verde di origine vegetale contengono folati, noti anche come vitamina B9I folati sono coinvolti nel metabolismo degli acidi grassi, degli aminoacidi (le singole unità che compongono le proteine) e degli acidi nucleici (come per esempio il DNA: anche per questo sono essenziali in gravidanza). Partecipano anche alla formulazione di nuovi globuli rossi e dunque si rivelano importantissimi per ridurre il rischio di anemia. Sono inoltre fondamentali per un ottimale funzionamento del sistema nervoso. 

Occhio però alla preparazione delle verdure: essendo la vitamina B9 idrosolubile, cioè capace di sciogliersi in acqua, bisogna fare attenzione alla cottura  perché il rischio è di perdere buona parte di queste sostanze nel processo di preparazione.

6. Vitamina K per la salute delle ossa

Ultima, ma non per importanza, la vitamina K. La possiamo trovare nei cavoletti di Bruxelles, nei broccoli, nella lattuga, negli spinaci e nelle cime di rapa. Ha un ruolo centrale nel processo di coagulazione del sangue, oltre a fungere da vera e propria ‘assicurazione’ per la funzionalità delle proteine che formano e mantengono in salute le ossa. Non a caso carenze di questa vitamina sono spesso associate a fratture ossee o osteoporosi. 

Insomma, nella stagione invernale portiamo a tavola queste verdure verdi. Grazie a loro potremo godere di numerosi benefici sia per il benessere che per la prestazione atletica. Allenarsi anche a tavola sarà una nuova prospettiva per migliorare la performance.


Credits: Janelle Lugge

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