Transizione bici-corsa nel triathlon: consigli per la gara

La seconda transizione del triathlon (ciclismo – corsa) è più facile della prima (nuoto – ciclismo), ma non per questo meno insidiosa. Se però impariamo alcuni trucchetti diventerà tutto più semplice e divertente.

Ivan Risti

Ebbene sì, siamo arrivate e arrivati a metà di questo entusiasmante percorso che ci porterà ad affrontare la nostra prima gara di supersprint. Per l’occasione, come sapete, abbiamo scelto la Milano Deejay Tri in programma il primo weekend di giugno.

Per quanto riguarda la seconda transizione del triathlon, ovvero il passaggio dal ciclismo alla corsa, dobbiamo puntare sulla lucidità, vale a dire quella capacità di avere in mente i gesti da fare una volta terminato di pedalare (a proposito: non esageriamo nella frazione in bici, perché poi dovremo anche correre). Quindi, dicevamo, mentre siamo in bici dobbiamo ripassare mentalmente cosa fare in zona cambio.

La transizione bici-corsa spiegata passo passo

  1. ultimi metri della frazione di bici: in prossimità della dismount line frenare con entrambi i freni e scendere dalla bici prima della linea
  2. senza togliere le scarpette, correre (o camminare, se ci sentiamo troppo stanchi) verso la propria postazione della zona cambio. Fare attenzione a ritrovarla (per questo è importante, quando si dispone il materiale prima della partenza, prendere dei riferimenti esterni che rendano più facile questa operazione)
  3. posizionare la bici sulla transenna poggiando la sella. Togliere casco, scarpe da bici, e infilarsi quelle da corsa. Indossare cappellino e, mentre si corre verso l’uscita della zona cambio per iniziare l’ultima frazione (quella di corsa) girare il numero sul davanti.

Consigli generali

  • I materiali vanno sempre provati prima della gara
  • Lo stesso dicasi per le transizioni: esercitarsi fino a qualche giorno prima
  • Se non vogliamo correre con i piedi nudi, utilizzare le calze
  • Per indossare le scarpe da corsa con più facilità, mettere un po’ di borotalco all’interno per far scivolare meglio i piedi

Compiti da fare a casa: allungare le distanze di allenamento. Nuoto: 24/30 vasche; corsa: 4 km a intensità maggiore rispetto alla volta precedente; bici: pedalata del weekend inserendo… un po’ di dislivello!

Buoni allenamenti!


In collaborazione con Volkswagen Nuovo Multivan e Hardskin

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commenti

Ciao Andrea, secondo me meglio borotalco, alla fine l'attrito col piede si crea perchè rimane bagnata la pelle e se la scarpa ha borotlaco all'interno eviti un po' il problema. La vaselina aiuta un pochino la calzata ed è forse più utile sul tallone per evitare sfregamenti ma sul resto della scarpa è poco utile

Ivan Risti - 2023-03-30 13:05:30

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