Quattro chiacchiere con Giulio Molinari

Quattro chiacchiere con Giulio Molinari

Andrea Toso

In una telefonata con il caporedattore avevamo appena finito di pianificare una serie di interviste con personaggi dello sport endurance, io ero in macchina verso un clinic per gli infortuni per cattivo posizionamento in bici in ASG, quando, parcheggiando, noto un’Alfa Romeo con un banner LIVIGNO sulla fiancata, E DUE SAGOME, UNA CHE conosco, che […]

18 Marzo 2019

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In una telefonata con il caporedattore avevamo appena finito di pianificare una serie di interviste con personaggi dello sport endurance, io ero in macchina verso un clinic per gli infortuni per cattivo posizionamento in bici in ASG, quando, parcheggiando, noto un’Alfa Romeo con un banner LIVIGNO sulla fiancata, E DUE SAGOME, UNA CHE conosco, che guardano una bici in bagagliaio come fosse un neonato. La sagoma nota è quella di Giulio Molinari, l’altra di un componente dello staff bike fitting, e la bici distesa nel bagagliaio quella della nuova Trek Speed Concept del campione europeo 2018 di long distance, finalista e 20mo assoluto a Kona, alla sua seconda partecipazione consecutiva.

“Toh, si parlava proprio di te Giulio, hai voglia di fare quattro chiacchiere?!?

“Ma volentieri!” Giulio è una persona squisita e disponibile, non solo perché ci siamo già incrociati qualche volta in eventi vari, ma perché è così, disponibile ed entusiasta del suo “lavoro” e di raccontarne lo svolgimento, tant’è che il grosso dell’intervista è sgusciata parlando del più e del meno e la telefonata successiva è stata solo riepilogativa.

La grossa novità è appunto quella del suo nuovo brand partner nella bicicletta: abbandona Argon 18 per Trek, e, rimanendo nella famiglia nuova, switch anche per le scarpe calzando Bontrager, modello XXX. Piccola curiosità immediata: calzerà una scarpa stradale anziché triathlon per la sua necessità complice la cattiva frequentazione con Niklas Quetri di ASG che lo segue nel bike fitting da almeno 4 anni. La scelta è stata fatta per la disposizione dei fori sulla suola che permetterà di arretrare in maniera massiccia le tacchette (ne avevo accennato in un articolo sul posizionamento, un altro seminario bellissimo!), che sui modelli triathlon non sarebbe possibile. Già andò a Kona con il carbonio forato col trapano per arretrare le tacchette… In ogni caso sulle long distance non diventa una gran perdita di tempo la scarpa doppio boa e velcro, dice Il Mola, e preferisce avere la calzatura ben chiusa e aderente per scannellare come sa fare… A proposito, pettegolezzo che mi era stato cinguettato l’altra sera e che sarà ufficializzato a brevissimo, Giulio monterà un bel 58/42 sul suo cambio SRAAM, così da tenere una frequenza ideale anche nei tratti in discesa leggera, senza aumentare troppo la frequenza, risparmiando bpm e di conseguenza zuccheri.

Nota Bene: Don’t Try This At Home!!!

Noi amatori per quanto forti non abbiamo la sua capacità di pedalata e di gestione gara, né un medico in casa che analizza alimentazione e ci segue passo passo nella preparazione come sua moglie (dottoressa) Carlotta Bolis, che fa da moglie, manager, tifosa e medico in ordine sparso e vario! I due sono una specie di Sandra e Raimondo del triathlon, con incroci di storie Instagram che diventano siparietti comici, ed i loro abbracci all’arrivo ci fanno sperare di trovare qualcuno da amare così e che tenga alla nostra passione tanto da non dormire la notte pre Ironman, mentre lui, il Mola, se la russa sereno.
Carlotta tra l’altro correrà la sua prima maratona a Rimini il 31 marzo, una settimana prima dell’esordio stagionale  in Sud Africa, ma dubito Giulio starà sveglio in attesa della partenza! Forza Carlotta!!! Anche da qua faremo tutti il tifo per te!!!

Tornando alle chiacchiere con Giulio ci siamo addentrati alla sicurezza stradale in bicicletta: da atleta Garmin è un divulgatore del verbo Varia Radar RTL510, che usa dalla prima ora e tiene sempre sotto sella tranne il giorno della gara, non è quello il peso che lo farà faticare (si era sparato 220 km nel weekend in un’uscita per dire…) ma la presenza avvisa lui dell’arrivo auto con un cicalino e avvisa le auto lampeggiando della sua presenza. E abbiamo parlato della tolleranza degli automobilisti: lui è abituato bene nelle sue zone di allenamento, Livigno e Lanzarote sono dei territori in cui si vive di turismo sportivo ed il ciclista è sacro. Viceversa è rimasto segnato dalla quantità di insulti ricevuti in Veneto nel test che ha svolto post fitting: suonate di clacson, insulti e minacce nella terra di produttori storici e di talenti a livello mondiale – uno degli sport, con il rugby, per cui in Veneto si può vantare il predominio. Brutto connubio: speriamo che gli automobilisti veneti, e italiani in genere, facciano un po’ di autocritica…
È vero, siamo tanti e qualcuno maleducato, ma siamo esseri umani: mettete giù il telefonino prima di suonare magari eh!?!

Mano al calendario di Giulio Molinari: vedrà la partenza come detto in Sud Africa il 7 Aprile, seguirà la difesa del titolo di Re della Romagna al Challenge di Riccione il 5 Maggio, una sfida al connazionale Alessandro De Gasperi il 25 maggio a Lanzarote al “más duro”, ma, come mi diceva, sarà una sfida un po’ a tutti gli atleti con le nuove regole punteggio per i Pro, tant’è che non ci sono impegni a lungo termine per lui, che guarderà come far evolvere le gare a seconda dei risultati in divenire per ottenere la qualificazione per Kona 2019 (intanto non deve acquistare il pettorale mesi prima come noi umani! – battuta mia di pura invidia, i pro basta avvisino due settimane pre gara…)

Altre novità raccontate sono la scelta della seconda bici, quella “tradizionale” se volete, Giulio ha scelto tra le Trek la Emonda, freni a disco ma un assetto non troppo aero, quando sale a Livigno vuole pedalare in comfort e non si sa mai qualcosa bolla in pentola!
Ultime due novità sono le sponsorizzazioni da parte di Veloflex, produttore artigianale di tubolari e copertoncini dalla grande scorrevolezza, e quella di Compex che alternerà al massaggiatore e fisioterapista, e userà anche nei tempi morti negli scali aerei: quindi prepariamoci a storie Instagram in cui lo scannellatore farà saltare i quadricipiti in giro per il mondo!

Grazie Giulio, speriamo di riscrivere presto dei tuoi successi, buona stagione!

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