Test per la corsa: quali sono e quando farli?

Test per la corsa: quali sono e quando farli?

The Running Pitt

Sia che ci si alleni per una particolare distanza, sia che lo si faccia solo per mantenersi “in forma” senza obiettivi agonistici particolari, prima o poi arriva il momento nel quale ci si chiede “Ma ora, quanto valgo?”.

18 Aprile 2019

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Il test per la corsa serve da un lato per cercare di capire e tracciare i miglioramenti fatti nel corso delle settimane di allenamento, dall’altro è un metodo per stabilire il proprio valore reale, anche e soprattutto in funzione della gara che di lì a poco si andrà ad affrontare, in modo tale da non partire completamente alla cieca, ma con un rassicurante “… per questa distanza, valgo un tempo tra tot e tot minuti!”.

Quali sono i test per la corsa

Ne esistono diversi, sia da campo che da “laboratorio”, più o meno complicati, che richiedono strumentazioni dalle più semplici (sufficienti a misurare “distanza percorsa” e “tempo impiegato”) alle più complesse (cardiofrequenzimetro, tapis roulant, prelievo e analisi di una goccia di sangue, maschera per misurare il consumo d’ossigeno ecc.). In letteratura, quelli più “famosi” sono il Test di Cooper, il Test di Conconi, quello del lattato, quello dei 7’… e tanti altri!
A seconda del risultato del test scelto, esistono poi delle tabelle che indicano il risultato raggiunto e suggeriscono i possibili riscontri cronometrici “più probabili” sulle varie distanze di gara. Va infatti sempre ricordato che più la distanza/durata di gara si differenza da quella totale del test, più si tratta di calcoli probabilistici: se effettuo il test dei 7′ avrò un valore quasi sicuramente reale per una gara corta entro i 3 km, mentre più la distanza si allunga, più le incognite saranno evidenti, soprattutto se mi alleno da poco tempo e non ho esperienze passate su quella distanza. Anche le caratteristiche atletiche sono importanti: chi è più veloce e meno resistente avrà ottimi risultati sui test corti, e magari andrà peggio sui test più lunghi, quindi i primi saranno più affidabili per predire le gare corte, i secondi quelle più lunghe!
Nulla vieta di inventarsi un test “fai da te”: un particolare tratto del solito percorso di allenamento, una salita che fate molto spesso, anche se la distanza non è misurata precisa o non è misurata affatto: basterà verificare il tempo!

Quando fare i test per la corsa

In qualsiasi momento della preparazione, sono un ottimo strumento per monitorare la forma. Meglio inserirli a intervalli quasi regolari, per esempio ogni 4/6 settimane.

Come fare i test per la corsa

Qualsiasi test si scelga, l’unica cosa assolutamente fondamentale è la RIPETITIVITÀ. Più fattori rimangono costanti, più il test sarà valido. Quali sono questi fattori?

  • Distanza e/o Percorso: in pista è sicuramente più semplice utilizzare la stessa distanza, ma nulla vieta di effettuare il test in strada. In quel caso, fate sempre lo stesso percorso, cercandone uno senza rallentamenti (semafori, pedoni, traffico ecc.).
  • Strumenti: se lo si fa sul tapis roulant, utilizzate sempre lo stesso.
  • Condizioni psico-fisiche: il test, per essere valido, deve essere affrontato quasi come una gara, quindi gli allenamenti dei giorni prima devono per forza di cose essere leggeri. Anche l’aspetto mentale è importante. In questi casi, potrebbe essere utile farsi aiutare da un compagno di corsa (più veloce!), una sorta di “lepre” che faccia il ritmo e stimoli la volata finale.
  • Condizioni climatiche: meglio simili o comunque non troppo differenti.

Qual è il miglior test per la corsa in assoluto

Ovviamente il miglior test per la corsa in assoluto è LA GARA!

Attivazione mentale massima, la presenza di tanti podisti permetterà sicuramente di spremere tutte le energie per battere qualcuno sulla linea del traguardo. Qualsiasi distanza prepariate, inserite una o più gare durante il vostro “percorso” di allenamento, anche di distanze diverse. Esistono tanti strumenti che permettono, in maniera più o meno precisa, di predire il risultato su una distanza in relazione al tempo impiegata in un’altra distanza.

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Federico Lodi Rizzini - 2019-04-27 22:09:09

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