Come migliorarsi nel lavoro con la corsa
Correre e lavorare: possono le due cose convivere anzi portare beneficio? Molti mesi fa pubblicai un post Corsa Salvavita e Salva lavoro. Oggi vorrei invece condividere come la corsa mi abbia portato forti benefici nel campo lavorativo.
Lavoro nel mondo del web – ahimé – da più di 20 anni e negli ultimi si è intensificato molto il mio ruolo strategico manageriale rispetto a quello tecnico. Ciò si traduce in una minor verticalizzazione dell’attività e nella necessità di essere molto più creativo ed elastico, ma soprattutto un forte aumento delle relazioni tra colleghi e non solo.
Cosa c’entra tutto ciò con la corsa? C’entra c’entra. Diciamo che il mio punto di svolta è stato dopo la prima maratona: non ho fatto alcun tempo meritorio di scriverci un articolo, ma ho tagliato quel traguardo. Dentro di me è stata un’emozione immensa, coadiuvata da capire come gestire i crampi… Ma la sensazione a cui mi ancora costantemente è quel senso di onnipotenza che ti fa dire “ce l’ho fatta”, anche se è costata tantissimo.
Ecco, una delle cose più importanti che ho avuto la fortuna di imparare dalla corsa è proprio questa: si può fare. Il percorso di preparare una maratona, quando già 21 km di sembrano una follia, ti permette di ampliare la tua visuale e la considerazione delle tue potenzialità.
Soprattutto la corsa sulla lunga distanza (se c’è qualche ultra che legge, ti prego dammi feedback, che ancora non ho provato) ti permette di entrare in piena modalità “agile” (ædʒ·əl > agel): una visione sistemica di dove bisogna arrivare e lo spacchettamento in piccoli traguardi intermedi.
Piccoli traguardi che ad ogni raggiungimento ti regalano una bella scarica di ossitocina e se per caso qualcosa va storto, è solo un piccolo traguardo mancato: un passo indietro e si riparte.
Sembra una cosa banale, ma la capacità di vedere lontano, ambire al grande obiettivo e la consapevolezza che ci si può arrivare passetto dopo passetto ti porta a non demordere e sapere sempre che si può fare.
La corsa trail continua a regalarmi enormi emozioni e insegnamenti per il lavoro: le salite che sembrano impossibili da affrontare, i percorsi sbagliati e la necessità di essere lucidi per ritrovare la strada e l’inconscia capacità che si sviluppa di appoggiare sempre (non semprissimo…) il piede nel punto giusto.
A volte, finché sono nei sentieri, ci penso: quanti passi sto facendo, come faccio a trovare sempre il punto giusto dove appoggiare il piede. E più km faccio e più sento questa capacità, mi verrebbe da chiamare propriocezione mentale, che migliora. Ma allo stesso tempo mi sembra di avere un aiuto anche nelle micro istantanee scelte che ogni giorno mi trovo ad affrontare con clienti, fornitori, colleghi.
Poi beh, potrei parlare di come la corsa ti insegna a conoscere te stesso, soprattutto per chi come me passa ore da solo… ma ne ho già parlato parecchio!
Grazie per farmi compagnia con la tua lettura: fatti sentire nei commenti o nei social, che mi fa piacerissimo confrontarci.
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Riccardo Mares - 2021-06-11 13:35:51