Come scegliere una scarpa da running
Sono diverse le varianti che intervengono quando si tratta di scegliere la scarpa running più adatta alle nostre esigenze. Il giusto criterio non è così semplice come potrebbe sembrare, ma può esserci d’aiuto rispondere intanto a queste cinque domande.
5 domande da farsi per scegliere la migliore scarpa da running
1. Quanto pesiamo?
Probabilmente questa è la prima domanda che ci sentiremo rivolgere una volta entrati in un negozio specializzato. Vale la regola generale secondo la quale più pesiamo e più le scarpe devono essere ammortizzate e protettive per salvaguardare il più possibile le articolazioni e i piedi. Possiamo scegliere tra scarpe stabili se siamo runner un po’ più pesanti (indicativamente più di 85 kg per gli uomini e più di 65 kg per le donne); oppure scarpe ammortizzate se il peso è al di sotto di questa soglia; o ancora leggere e meno protettive se siamo molto leggeri.
2. Che postura abbiamo?
La scelta della scarpa deve essere fatta anche in base all’appoggio del piede durante la corsa, per assicurare la giusta protezione in caso di necessità.
Si è soliti suddividere i runner in tre categorie di appoggio: neutro, pronatore e supinatore.
- Appoggio neutro: il peso viene distribuito uniformemente. In questo caso, in assenza di problematiche particolari, può andare bene qualsiasi scarpa.
- Appoggio pronatore: il piede tende a collassare verso l’interno. La scarpa più adatta deve essere dotata di stabilizzatori interni mediali per il supporto dell’arco plantare e il controllo del movimento di pronazione.
- Appoggio supinatore: l’appoggio avviene principalmente sulla parte esterna del piede. La scarpa giusta in questo caso deve offrire la massima ammortizzazione.
Per capire a quale delle tre categorie si appartiene, basta farsi osservare da qualcuno mentre si corre; anche esaminare in che modo si è consumata la suola delle vecchie scarpe da corsa può dare un’idea di come i nostri piedi appoggiano.
Sempre a proposito di appoggi, se corriamo di tallone, meglio orientarsi verso scarpe più ammortizzate e protettive per scongiurare l’insorgere di infortuni, visto che in questo caso le sollecitazioni cui sono sottoposte le articolazioni sono maggiori; se invece corriamo di avampiede, possiamo optare per scarpe più veloci e leggere.
3. Dove corriamo?
I terreni hanno un notevole impatto sulla nostra corsa. La maggior parte delle scarpe in commercio è pensata per l’asfalto: le scarpe da strada infatti hanno una suola piuttosto liscia ma che offre una buona aderenza.
Se invece siamo amanti della corsa in natura e vogliamo avventurarci per sentieri di montagna o sterrati in collina (o addirittura nel deserto), dovremo fare attenzione a scegliere una scarpa da trail running, caratterizzata da una suola più robusta, di tasselli in grado di fornire il giusto grip e garantire la giusta tenuta sia in salita che in discesa. E magari in alcuni casi avremo bisogno di una tomaia che sia rafforzata o impermeabile.
4. Quanto corriamo?
La frequenza degli allenamenti (e delle gare) e i chilometri percorsi sono fattori da tenere in grande considerazione nella scelta delle scarpe.
Se corriamo ogni tanto dovremo preoccuparci principalmente di ricercare protezione e giusta ammortizzazione.
Se siamo runner più assidui, con almeno 20-25 km spalmati in tre uscite settimanali, possiamo osare scarpe più leggere e performanti, sempre tenendo conto degli altri fattori che concorrono alla scelta, vale a dire il peso, il tipo di appoggio e il terreno su cui corriamo.
Se corriamo più di 60 chilometri a settimana, allora dovremmo utilizzare due paia di scarpe a seconda degli allenamenti: per sessioni più veloci, una scarpa da running più leggera; per le uscite più lunghe, una scarpa più ammortizzata.
5. Quanto veloci siamo?
Premesso che la scarpa non fa miracoli e non mette le ali ai piedi, certamente il ritmo di corsa può essere agevolato da scarpe reattive e veloci, la cui conformazione facilita la rullata del piede spingendoci in avanti. Le scarpe con la piastra in carbonio, ad esempio, sono adatte per ritmi davvero veloci, oltre che per runner con una tecnica di corsa evoluta.
Se teniamo un ritmo di corsa basso e non abbiamo particolari esigenze di prestazioni, una scarpa ben ammortizzata è sempre la scelta più sicura.
10 consigli per scegliere, cambiare e gestire la scarpa da running
A questo punto possiamo fare l’elenco di una serie di caratteristiche e consigli da tenere presenti per la scelta della nostra scarpa da running.
- La scarpa da running non si sceglie per un fattore estetico, è il piede che sceglie la scarpa! Non fatevi influenzare dalla veste grafica né dal logo che troverete cucito alla tomaia.
- Comprare online ha sicuramente i suoi vantaggi, spesso si risparmia nell’immediato… ma siamo sicuri che i nostri piedi la pensino allo stesso modo? Oggi in molti negozi offrono la possibilità di provare le scarpe!
- È sempre meglio avere almeno due paia di scarpe in modo da coprire diverse tipologie di allenamento nel modo più efficace ed efficiente possibile.
- Ogni cosa ha il suo prezzo e la qualità si paga, certo, ma spesso ci soddisfa. E soprattutto è durevole.
- Non aspettare che le scarpe siano distrutte prima di comperarne di nuove! È buona regola non superare i 600 km, anche se le calzature apparissero ancora in buono stato. In realtà la capacità di ammortizzamento sarebbe compromessa. Questa caratteristica è tanto più importante quanto più pesanti siamo: sopra i 70 kg è necessario prestare molta attenzione a questo particolare.
- Controllare le scarpe: se sui fianchi dell’intersuola sono comparse “rughe” e se con la pressione delle dita la morbidezza stessa risulta eccessiva. I primi segnali che invitano a sostituire la calzatura sono la comparsa di indolenzimenti muscolo-tendinei che si irradiano nei vari distretti muscolari.
- Attenzione alla scelta del numero delle scarpe: devono essere comode. Proviamole al pomeriggio (il piede di solito è più gonfio) con calma, passeggiando e saltellando per capire se fanno per noi. Le recenti linee guida americane suggerisco ai runners di considerare uno spazio libero di 1 cm di spazio dal dito più lungo del piede alla punta della scarpa, questo per evitare che durante la locomozione il piede e le unghie in generale tocchino continuamente la tomaia creando fastidiose abrasioni.
- Una volta acquistata la scarpa, dobbiamo indossarla un po’ di tempo prima di utilizzarla per correre. Via libera a un po’ di cammino, ad allenamenti brevi, in modo da farla adattare al piede (e viceversa).
- Attenzione all’allacciatura: sarebbe preferibile il passaggio incrociato dei lacci in modo da garantire un’aderenza maggiore al piede senza costringerlo.
- Per far durare più a lungo le scarpe e mantenerle in efficienza, laviamole con attenzione (è da evitare il lavaggio in lavatrice), prestando attenzione a ogni sua parte. Non asciugarle accanto al termosifone e neppure al sole. Poniamole invece in un luogo asciutto ed areato.
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