Come scegliere le scarpe da corsa?
La scelta delle scarpe da corsa è un passaggio fondamentale per ogni runner, che si tratti di principianti o atleti esperti. Una calzatura adeguata non solo migliora la performance, ma riduce anche il rischio di infortuni e rende più confortevole ogni allenamento. Ma come scegliere il modello ideale? La risposta non è univoca, poiché dipende da variabili come peso, postura, terreni di allenamento e obiettivi di chilometraggio.
In questo articolo esploriamo le domande chiave da porsi per fare una scelta informata e ottimale, a partire dal proprio peso corporeo.
- 5 domande da porsi per scegliere le scarpe da corsa
- 10 consigli per scegliere le scarpe da corsa
- Conclusione
5 domande da porsi per scegliere le scarpe da corsa
Dobbiamo acquistare un nuovo paio di scarpe da running? Queste sono le domande da farci.
1. Quanto pesiamo?
Probabilmente questa è la prima domanda che ci sentiremo rivolgere una volta entrati in un negozio specializzato. Perché sì, il primo consiglio è di rivolgersi a gente esperta, addetti alla vendita.
Il peso influisce molto sulla scelta delle scarpe perché una persona di 90 kg ha sicuramente bisogno di differente supporto rispetto a chi pesa meno. Vale la regola generale secondo la quale più pesiamo e più le scarpe devono essere ammortizzate e protettive per salvaguardare il più possibile le articolazioni e i piedi. Possiamo scegliere tra scarpe stabili se siamo runner un po’ più pesanti (indicativamente più di 85 kg per gli uomini e più di 65 kg per le donne); oppure scarpe ammortizzate se il peso è al di sotto di questa soglia; o ancora leggere e meno protettive se siamo molto leggeri.
La scarpa più è ammortizzata, più potenzialmente il suo peso cresce. Soprattutto se principianti, però, l’attenzione principale deve essere sui chili da smaltire che non sui grammi di scarpa. Non bisogna dimenticarsi che ogni chilo corporeo in meno regala circa 2,5 secondi al kilometro.
2. Che postura abbiamo?
Legato al peso c’è il fattore della postura. La scelta della scarpa deve essere fatta anche in base all’appoggio del piede durante la corsa, per assicurare la giusta protezione in caso di necessità.
Vi sono 3 categorie di appoggio: neutro, pronatore e supinatore. Conoscenza e consapevolezza di queste, aiutano nella tipologia di scarpa adatta ai propri piedi.
- Appoggio neutro: il peso viene distribuito uniformemente. In questo caso, in assenza di problematiche particolari, può andare bene qualsiasi scarpa.
- Appoggio pronatore: il piede tende a collassare verso l’interno. La scarpa più adatta deve essere dotata di stabilizzatori interni mediali per il supporto dell’arco plantare e il controllo del movimento di pronazione.
- Appoggio supinatore: l’appoggio avviene principalmente sulla parte esterna del piede. La scarpa giusta in questo caso deve offrire la massima ammortizzazione.
Per capire a quale delle tre categorie si appartiene, basta farsi osservare da qualcuno mentre si corre; anche esaminare in che modo si è consumata la suola delle vecchie scarpe da corsa può dare un’idea di come i nostri piedi appoggiano.
Sempre a proposito di appoggi, se corriamo di tallone, meglio orientarsi verso scarpe più ammortizzate e protettive per scongiurare l’insorgere di infortuni, visto che in questo caso le sollecitazioni cui sono sottoposte le articolazioni sono maggiori; se invece corriamo di avampiede, possiamo optare per scarpe più veloci e leggere.
3. Dove corriamo?
I terreni hanno un notevole impatto sulla nostra corsa. La maggior parte delle scarpe in commercio è pensata per l’asfalto: le scarpe da strada infatti hanno una suola piuttosto liscia ma che offre una buona aderenza. Questa tipologia può essere utilizzata, oltre che su asfalto, anche in pianura su fondi sterrati facili, come ghiaino, erba compatta o terra secca, mentre in discesa presenta ovvi limiti di aderenza.
Se invece si è amanti della corsa in natura e ci si vuole avventurarci per sentieri di montagna o sterrati in collina (o addirittura nel deserto), bisogna fare attenzione a scegliere una scarpa da trail running, caratterizzata da una suola più robusta, di tasselli in grado di fornire il giusto grip e garantire la giusta tenuta sia in salita che in discesa. E magari in alcuni casi avremo bisogno di una tomaia che sia rafforzata o impermeabile.
4. Quanto corriamo?
La frequenza degli allenamenti (e delle gare) e i chilometri percorsi sono fattori da tenere in grande considerazione nella scelta delle scarpe.
- Se corriamo ogni tanto dovremo preoccuparci principalmente di ricercare protezione e giusta ammortizzazione.
- Se siamo runner più assidui, con almeno 20-25 km spalmati in tre uscite settimanali, possiamo osare scarpe più leggere e performanti, sempre tenendo conto degli altri fattori che concorrono alla scelta, vale a dire il peso, il tipo di appoggio e il terreno su cui corriamo.
- Se corriamo più di 60 chilometri a settimana, allora dovremmo utilizzare due paia di scarpe a seconda degli allenamenti: per sessioni più veloci, una scarpa da running più leggera; per le uscite più lunghe, una scarpa più ammortizzata.
5. Quanto siamo veloci?
Premesso che la scarpa non fa miracoli e non mette le ali ai piedi, certamente il ritmo di corsa può essere agevolato da scarpe reattive e veloci, la cui conformazione facilita la rullata del piede spingendoci in avanti. Le scarpe con la piastra in carbonio, ad esempio, sono adatte per ritmi davvero veloci, oltre che per runner con una tecnica di corsa evoluta. Ne abbiamo parlato qui.
Se teniamo un ritmo di corsa basso e non abbiamo particolari esigenze di prestazioni, una scarpa ben ammortizzata è sempre la scelta più sicura.
8 consigli per scegliere le scarpe da corsa
Rispondere a queste domande rende più consapevoli della propria tecnica, del proprio corpo e della propria preparazione. Ecco quindi 10 consigli da tenere presenti per la scelta delle scarpe da corsa. Pronti?
Consiglio 1: La scarpa non si sceglie per un fattore estetico, ma in base al piede. Non farsi influenzare dall’aspetto né dal logo cucito alla tomaia.
Consiglio 2: Comprare online ha sicuramente i suoi vantaggi, spesso si risparmia nell’immediato… ma siamo sicuri che i nostri piedi la pensino allo stesso modo? Andare in negozio offre la possibilità di provare le scarpe! Perciò il consiglio è quello di comprare online solo dopo la prova in negozio. Questa tecnica è utile per lo shopping in generale, ancora di più per abbigliamento e accessori tecnici.
Consiglio 3: È sempre meglio avere almeno due paia di scarpe in modo da coprire diverse tipologie di allenamento nel modo più efficace ed efficiente possibile.
Consiglio 4: Ogni cosa ha il suo prezzo e la qualità si paga, certo, ma spesso ci soddisfa. E soprattutto è durevole.
Consiglio 5: Non aspettare che le scarpe siano distrutte prima di comperarne di nuove! È buona regola non superare i 600 km. Anche se le calzature apparissero ancora in buono stato, in realtà la capacità di ammortizzamento sarebbe compromessa. Controllare le scarpe, facendo attenzione se sui fianchi dell’intersuola sono comparse “rughe” e se con la pressione delle dita la morbidezza stessa risulta eccessiva. I primi segnali che invitano a sostituire la calzatura sono la comparsa di indolenzimenti muscolo-tendinei che si irradiano nei vari distretti muscolari.
Consiglio 6: Occhio al numero delle scarpe: devono essere comode. Le recenti linee guida americane suggerisco ai runners di considerare uno spazio libero di 1 cm di spazio dal dito più lungo del piede alla punta della scarpa, per evitare che il piede e le unghie in generale tocchino continuamente la tomaia creando fastidiose abrasioni. Se questo spazio è fondamentale nella corsa su strada, è logico pensare che lo sia ancor più per il trail, in cui il problema di decuplica correndo in discesa. Nel concreto, il consiglio è quello di prendere almeno un numero in più della taglia abituale.
Consiglio 7: Una volta acquistata la scarpa, meglio indossarla un po’ di tempo prima di utilizzarla per correre. Via libera a un po’ di cammino, ad allenamenti brevi, in modo da farla adattare al piede (e viceversa).
Consiglio 8: Attenzione all’allacciatura: sarebbe preferibile il passaggio incrociato dei lacci in modo da garantire un’aderenza maggiore al piede senza costringerlo.
Infine una chicca per farle durare nel tempo: è importante lavare con attenzione ogni sua parte (da evitare il lavaggio in lavatrice). Non asciugarle accanto al termosifone e neppure al sole, ma porle in un luogo asciutto e areato.
Conclusione
Scegliere le scarpe da corsa ideali richiede quindi un’attenta valutazione delle proprie caratteristiche fisiche e del tipo di corsa che si intende affrontare. Ogni runner è diverso, e orientarsi tra le varie opzioni disponibili può fare la differenza tra un’esperienza piacevole e una frustrante. Prendersi il tempo per riflettere sulle proprie esigenze, aumentando così la consapevolezza delle proprie capacità e limiti, e provare le scarpe in negozio, magari con l’aiuto di un esperto, è fondamentale per iniziare o proseguire il percorso di corsa nel modo migliore.
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