Come correre in discesa nel trail running: tecnica e consigli

Seguendo i consigli e le tecniche descritte in questo articolo, potrai dominare la discesa nel trail running, divertirti e preservare le articolazioni.

Lorenza Bernardi

Lo sappiamo bene: nel trail running, molti e molte temono di affrontare la discesa perché hanno paura di cadere e farsi male. In realtà, è solo una questione di concentrazione e giusta tecnica. Grazie ai consigli che daremo in questo articolo, potremo lanciarci a esplorare nuovi pendii, evitando di infortunarci.

Parti del corpo sollecitate in discesa

La discesa richiede effettivamente concentrazione e tecnica. Di solito, infatti, ci si fa male perché non si è concentrati e perché ci si è rilassati troppo dopo la fatica della salita. Ma quali sono le parti del corpo più sollecitate durante la discesa?

  • piedi: sono il nostro primo contatto con il terreno. In base alle varie irregolarità della superficie, adattano gli appoggi attraverso i propriocettoriche, in tempo brevissimo, ordinano ai muscoli di contrarsi in base al terreno;
  • articolazioni: caviglie, ginocchia e anche. E pure la schiena;
  • gambe (quadricipiti): i muscoli più sollecitati;
  • apparato muscolo-tendineo: con l’energia cinetica acquistata in discesa, si impatta sul terreno con un carico di molte volte superiore al proprio peso corporeo;
  • occhi: ebbene sì, gli occhi, che hanno il compito di anticipare il passo e la traiettoria migliori, guardando un po’ più avanti rispetto a dove appoggiamo i piedi.

Tecnica in discesa nel trail running

Il modo migliore per allenare la corsa in discesa è… correre in discesa. Sembra una frase un po’ scontata, ma è effettivamente così: possiamo masticare la tecnica della discesa solo con la pratica. Iniziamo con le discesa più semplici e meno pendenti, poi, man mano che ci sentiamo più sicuri e sicure, possiamo aumentare la pendenza e la tecnicità del terreno.

Andando più nello specifico, di seguito una serie di consigli per affrontare la discesa nel trail running nel modo più corretto:

  • il busto è inclinato leggermente in avanti;
  • gli appoggi dei piedi sono leggeri e veloci, sull’avampiede (in questo modo la caviglia sarà molto più stabile e si eviteranno distorsioni). Insomma, si corre in discesa proprio come si scendono le scale, appoggiando prima l’avampiede, che è la parte più elastica del piede, che può assorbire l’impatto. Più rallentiamo e freniamo, e più affaticheremo i quadricipiti
  • le braccia sono aperte, contribuendo a mantenere l’equilibrio del corpo. Ci piegheremo a destra o a sinistra a seconda di dove dobbiamo andare (ad esempio se c’è una curva del sentiero a destra o sinistra)
  • il corpo deve essere sciolto e rilassato

Se non ci sentiamo sufficientemente confidenti, iniziamo a fare piccoli tratti di discesa di corsa e il resto camminiamo: non bisogna per forza buttarsi a fare chilometri e chilometri in discesa. Prendiamoci i nostri tempi!


In collaborazione con Cetilar. Grazie a New Balance.

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