Running e Foto: Qualche Consiglio

Running e Foto: Qualche Consiglio

Riccardo Mares

Nel totale dominio dei social network visuali, dove l’immagine e i video catturano l’attenzione, riuscire a fare la foto giusta diventa immediatamente la miglior leva per la notorietà.

15 Febbraio 2019

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Se parliamo di running e foto si traduce in notorietà che può essere una mera soddisfazione personale ma può essere anche il principale medium per diventare influencer, ovvero un personaggio più o meno bramato dai brand per fare della promozione.

Te lo dico subito, se sei un maschietto parti già con un forte handicap: se dovessimo tradurlo in cifre fai conto che su una mezza maratona, rispetto ad una donna, lei parte dal 17° chilometro: non c’è storia. Poi potremmo approfondire un paio di temi legati alla tipologia di pubblico e al valore dello stesso nei confronti del brand, ma entriamo in un tema eccessivamente web marketing  e rischio di annoiarti.

Quanto vali in foto?

La prima cosa da valorizzare nella foto sei tu? Se si è necessario un esamone di coscienza è assolutamente dovuto: rendi bene in foto? Hai evidenti punti di forza? Il tuo sorriso è persuasivo o meglio valorizzare il quadricipite femorale ipertrofico?

In base alla risposte di cui sopra bisogna essere in grado di scegliere la soluzione migliore. Se sei donna è tutto molto più semplice, se sei uomo caro mio o sei veramente fikko oppure datti da fare di fantasia.

La scenografia per la foto perfetta

Stop alla banalità e via alla ricerca di una scena originale. Certo sarà importante mettere eventualmente in risalto prodotto/brand, ma l’immagine in prima battuta deve compiacere chi la guarda e hai davvero pochi decimi di secondo per fermare quel ditino che scrolla le schermate di Instagram: Zero Moment of Truth (cit).

Se hai la fortuna di viaggiare spesso in posti interessanti e di poter correre in orari di luce, il problema l’hai quasi risolto. Se invece viaggi a orari improbabili (albarunner, nightrunner) e sei sempre sulla ciclabile paesana devi darci giù di tanta fantasia: valuta una posa particolare, guarda da posizioni diverse la location in cui corri, sfoglia le foto degli altri in cerca di un’ispirazione. A volte basta anche un piccolo dettaglio per rendere una foto speciale, spesso anche basato sull’ironia. Su Amazon, ad esempio, ci sono numerose collane di libri fotografici (anche datati) della National Geographics: sono un ottimo stimolo per pizzicare la fantasia!

No Selfie, per favore

La maggior parte di noi non ha la fortuna di avere un #Piersandro a propria disposizione. Spesso dobbiamo arrabattarci con il nostro smartphone, accomodandolo in qualche “pericolosa” posizione. Già con una action cam diventa più facile posizionarla, ma attenzione all’effetto fish eye che non sempre rende la foto bella e soprattutto sfalsa le distanze.

Eventualmente anche un piccolo cavalletto da smartphone puoi aiutare molto, tipo il mio amato Gekkopod può essere una soluzione, ma chiaramente è l’ennesima cosa da portarsi dietro: qui i trail runner sono già più predisposti, avendo quasi sempre uno zainetto sulle spalle.

La cosa più importante è evitare l’uso della fotocamera frontale dello smartphone: al più di evoluzioni last minute è tecnologicamente una fotocamera sfigata, con una lente piccolissima (=cattura poca luce) e un rischio di rumore davvero elevato. Quindi running e foto, ma soprattutto se vuoi fare una foto bella, no-selfie.

Autoscatto: Tempo o Voce

“Chi la scatterà la fotografia?” recitava il RAF nel 1989. La risposta nella maggior parte dei casi è TU. Le soluzioni migliori sono quindi:

  • Foto ritardata (timer)
  • Telecomando bluetooth (tecnologicamente la portata in metri è ancora eccessivamente ridotta)
  • Comando vocale: in base alla qualità del tuo device

Personalmente dopo un po’ di prove varie trovo la soluzione timer sempre la più comoda. Bluetooth l’ho trovato inaffidabile e “comando vocale” è da tarare, ma soprattutto è il caso di evitare zone troppo rumorose o zone molto frequentate,  con il rischio di passare come lo scemo del villaggio.

App migliore per la foto running?

Qui è un vero dilemma, senza contare la lotta Android/iPhone. Personalmente ammetto la mia totale e completa ignoranza rispetto al mondo della mela morsicata, quindi tanto vale che evito consigli.

Se devo darti un consiglio generale, sicuramente se usi lo smartphone la soluzione migliore è quella di un’app in grado di effettuare foto in una delle modalità sopra descritte (timer, bluetooth, vocale) e che sia in grado di lavorare in modalità burst ovvero scatto continuo.

Per Android io sono stato follemente sorpreso da un’app che si chiama GonnyCam: l’interfaccia è un po’ spartana ma scatta sequenze di foto come se non ci fosse un domani, ad un’ottima qualità e con tante opzioni disponibili. Se per iPhone conosci qualcosa di simili scrivi pure nei commenti così aiutiamo tutti.

E poi che faccio con la foto?

La prima cosa da fare, sei vuoi fare foto belle, è che devi armarti di pazienza e provare e riprovare: lo scatto bello al primo colpo, soprattutto se stiamo parlando di running e foto, si chiama “caso”. Questo significa avere la scenografia in testa, il disegno ben chiaro del risultato finale e poi provare fino a raggiungere il risultato che vuoi. Sicuramente particolare attenzione alla luce: non diventeremo degli Andy Astfalck (il re della luce) ma sicuramente potremmo imparare a giocarci.

Successivamente dei colpi di spazzola e di rimmel possono trasformare una bella foto in una foto vincente. Se vuoi avere un’app completa sicuramente SnapSeed è la soluzione totale per smartphone. Se invece vuoi fare davvero il professionale, si passa all’uso di strumenti più avanzati come Photoshop o LightRoom.

Il consiglio che mi sento di darti e di NON esagerare. Diventare pacchiano e scivolare nel kitsch è davvero un attimo: un filtro in più o un’esagerazione dello stesso e il gioco è fatto. Da non sottovalutare poi il potere del bianco e nero: si toglie colore ma si conferisce maggiore attenzione su contrasti e particolari. Anche la soluzione bianco e nero con dettaglio a colori può essere carina, ma anche qui il rischio “barocco” è elevatissimo.

Quindi che faccio con la foto?

Non ti resta che postarla nei posti giusti, al momento giusto, con il testo giusto. Ma di questo magari possiamo parlarne un’altra volta, anche se la verità in tasca non ce l’ha in mano nessuno. Quello che assolutamente mi sento di consigliarti è evitare acquisto follower, scambio follower/like, instagram pod o altre scorciatoie simili, perché sono dei toccasana nel breve periodo ma il conto finale può diventare salato (essere sbandierato come “fake” o venire bannato).

Non mi resta che salutarti: io come al solito predico bene e razzolo male. Spesso con le foto sono pigro, però dai qualcuna è venuta benino: se ti va passa a trovarmi su Instagram, mi chiamo Merlinox ;)


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