Miti da Sfatare: Pilates e stretching sono la stessa cosa?
Il Pilates è una disciplina in crescita esponenziale in Italia e nel mondo e conta sempre più partecipanti grazie a palestre ed istruttori specializzati.
Nella credenza comune il Pilates viene talvolta paragonato allo stretching, ma sarà un esempio calzante?
Laura Scaravonati per la rubrica “Miti da Sfatare” stende il tappettino per raccontarci quanto questo paragone sia inesatto ed anzi le due attività siano diverse tra loro ma possano coesistere.
Il Pilates non è stretching: questa disciplina prende il nome da Joseph Pilates, un istruttore che ad inizio ‘900 fuse la disciplina dell’educazione fisica praticata in occidente, con Yoga e Do-In, discipline orientali.
Il Pilates ha diversi focus: il rinforzo della parte centrale dell’addome, la respirazione, la postura, l’equilibrio e la flessibilità. La filosofia di Joseph Pilates si fonda sul concetto che salute fisica e mentale fossero direttamente connesse, pensiero che il fondatore ritrova nei suoi allievi praticanti.
E se generalmente si crede che il Pilates sia un’attività da donne, beh questo è proprio un mito da sfatare! I praticanti si dividono praticamente in maniera uniforme, e addirittura Lebron “King” James, uno dei migliori giocatori NBA di ogni epoca, ha inserito questa attività nella sua routine di allenamento.
Per iniziare con la pratica del Pilates bisogna essere consci che un corpo forte, tonico, non sia necessariamente quello ipertrofico di un culturista. Sono due mondi di allenamento e di finalità distanti.
Il Pilates attraverso movimenti lenti, calibrati e precisi, uniti alla respirazione ed alla forza interiore, tonifica in maniera importante tutto il corpo.
Laura per chiarire cosa sia il Pilates e cosa sia lo stretching esegue alcuni esercizi, partendo da “i Cento”: questo esercizio mette in armonia respirazione e movimento. La qualità dell’esecuzione ha un’importanza molto maggiore della quantità delle ripetizioni, controllando sempre la respirazione per ottenere movimenti efficaci alleviando anche lo stress.
Il fine dello stretching invece è l’allungamento dei muscoli con esercizi statici, quindi con una metodologia molto distante da quella del Pilates. Un’altra differenza riscontrabile tra le due attività è che durante lo stretching ci si focalizza su una singola fascia muscolare, contrariamente dalla disciplina oggetto del Mito da Sfatare.
Lo stretching è però il momento di conclusione di tutte le attività sportive, Pilates incluso: dopo una qualsiasi seduta di allenamento è bene dedicare del tempo allo stretching. La pratica migliora la qualità del flusso sanguigno, favorendo il recupero, portando benefici anche alle cartilagini ed alla flessibilità di tutto il corpo.
Pilates e stretching sono quindi mondi diversi sebbene complementari per la qualità di vita.
In collaborazione con Volkswagen Veicoli Commerciali
Ancora nessun commento inserito. Vuoi essere il primo a commentare?