Il rischio dell’infortunio nella ripresa dell’attività outdoor post-quarantena

Il rischio dell'infortunio nella ripresa dell'attività outdoor post-quarantena

Matteo Arbelti

Dal 4 maggio, probabilmente, si potrà riprendere la nostra attività sportiva con un briciolo di libertà in più. Attenzione, è importantissimo ricominciare in modo graduale.

28 Aprile 2020

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Oggi voglio rivolgermi a chi, come me, ama la corsa, la bicicletta, il nuoto, l’esercizio a corpo libero e, più in generale, l’attività fisica outdoor.

A causa del lockdown, dopo i primi mesi dell’anno ad allenarci con costanza all’aperto, ci siamo ritrovati chiusi tra le mura domestiche, ad affrontare uno stop forzato di ben quaranta giorni. In molti siamo corsi ai ripari per non perdere lo “stato di forma” conquistato con tanta fatica e, grazie all’aiuto di svariati professionisti, abbiamo cominciato a seguire tutorial sportivi su internet, lezioni free di potenziamento muscolare o aerobico e sedute di yoga o pilates.

Tuttavia una volta che tutto sarà tornato alla normalità, anche se ci siamo tenuti in forma con svariati esercizi a corpo libero, non potremo riprendere da dove abbiamo lasciato.

Parametri come la velocità e i km per la corsa, il numero di vasche e l’intensità per il nuoto, e i watt espressi per la bicicletta, avranno senz’altro subìto un peggioramento. La ripresa dell’attività consueta dovrà quindi essere affrontata gradualmente, facendo molta attenzione per evitare di incappare nel tanto temuto infortunio.

Il calo delle prestazioni dipenderà da molteplici fattori: la pratica prolungata di uno sport aspecifico il cui rinforzo muscolare non è correlato a quello abituale, il differente dispendio energetico giornaliero, il cambio di alimentazione, lo stravolgimento della programmazione ordinaria, le sedute di stretching trascurate, il terreno e il clima diversi…

Se però ci diamo da fare per analizzare in maniera accurata quali sono state le modifiche che abbiamo apportato al nostro stile di vita, adeguando di conseguenza l’allenamento alla nuova situazione, potremmo addirittura trarne beneficio.

 

Di seguito, alcuni consigli:

1 – Fissare l’obiettivo di rientro;

2 – Modificare il regime alimentare;

3 – Programmare degli esercizi specifici adatti alle proprie esigenze – se possibile con l’aiuto di un professionista;

4 – Monitorare i progressi e dare ascolto ai segnali del corpo.

 

Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello emotivo: in questa fase delicata è importante essere flessibili, perseveranti e avere il coraggio di rimettere in discussione il proprio modo di fare attività fisica. Seguire questi semplici suggerimenti ci permetterà di evitare traumi e infortuni dettati dalla foga di ripartire, aiutandoci inoltre a ricominciare la routine sportiva più pronti e forti di prima.

Dopotutto si sa: quando le cose cambiano, bisogna adattarsi al cambiamento!


Buona ripresa

Matteo Arbelti 

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