Tadej Pogačar, l’imbattibile. Tour già finito?

Tadej Pogačar, l'imbattibile. Tour già finito?

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Il corridore sloveno ha ottenuto una vittoria dominante in cima a Plateau de Beille. C’è ancora qualche speranza per i suoi rivali?

15 Luglio 2024

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Tadej Pogačar non è come gli altri ciclisti. Mentre loro controllano i loro misuratori di potenza per monitorare i watt su una salita, Pogačar guarda avanti, alla ricerca del prossimo momento per attaccare. Quando gli altri temono una giornata di vento laterale e caos, Pogačar si lecca i baffi. Quando sembra di sapere la sua strategia di gara, lui fa qualcosa di completamente inaspettato. Lo stile di corsa di Pogačar è in controtendenza rispetto al gruppo moderno, dominato dai guadagni marginali, dove ogni grammo di carboidrati è misurato, ogni watt di potenza è calcolato e ogni piega del body è studiata per ottenere dei vantaggi aerodinamici.
Pogačar vince affidandosi all’improvvisazione e al divertimento.

Il duello con Vingegaard

Non si può certo dire che il team Visma-Lease a Bike non ci abbia provato. Con un avversario come Tadej Pogačar, sarebbe stato facile sentirsi sconfitti già prima dell’inizio del Tour de France. Il loro leader, Jonas Vingegaard, aveva dovuto affrontare una difficile preparazione, lottando contro il tempo per recuperare in seguito alle gravi ferite riportate nell’incidente del Giro dei Paesi Baschi, ad aprile. Pogačar, nel frattempo, vinceva il Giro d’Italia, consolidando la sua reputazione di campione nei Grandi Giri. La situazione sembrava sbilanciata già in partenza.

All’inizio del Tour però Vingegaard ha sorpreso tutti. È riuscito a tenere il passo di Pogačar nelle prime tappe collinari in Italia e non ha perso troppo tempo dallo sloveno nemmeno nella prova a cronometro. Ha persino battuto Pogačar in una sorprendente volata nel corso dell’undicesima tappa a Le Lioran, dando l’impressione che il livello fosse alla pari.

vingegaard vince la tappa

Poi sono arrivate le vere montagne. Due giornate importanti, decisive per la classifica generale che hanno concluso il secondo fine settimana con il botto. Nella 14esima tappa, Vingegaard ha limitato i danni, concedendo solo 39 secondi a Pogačar. Nella 15esima, Pogačar ha accumulato un vantaggio di tre minuti sul rivale danese Vingegaard, che si trova ora al secondo posto nella classifica generale del Tour de France. Nella parte più ripida dell’ultima salita di quella tappa, quando gli altri hanno tagliato il traguardo esausti e distrutti, Pogačar li ha preceduti di qualche minuto, con l’aria calma e soddisfatta. Ha completato il Plateau de Beille più di tre minuti prima del precedente record di Marco Pantani nel 1998.

Le dichiarazioni

Lotteremo fino alla fine. Ma in questo momento tutti vedono che Tadej è il più forte in gara‘, ha affermato Grischa Niermann, direttore sportivo di Visma-Lease a Bike. ‘Speravamo in un risultato diverso, ma non è andata così. Non sono deluso, perché i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro. Negli ultimi due anni è stato il contrario, ma Pogačar, al momento, è il più forte. Il sogno per noi rimane quello di vincere il Tour de France, ovviamente’, ha concluso.

Una cosa è certa: lo stile di corsa di Pogačar è unico, come abbiamo detto. ‘Sicuramente sono molto meglio dell’anno scorso, più costante‘, ha commentato Pogačar al termine della seconda settimana. ‘Ma non si può solo guardare la potenza erogata. Si tratta anche di gestire la pressione, le emozioni e tutto il resto. Questo si aggiunge ogni anno. Mi sento sempre più a mio agio sulla bici. Mi sto divertendo molto’.

Una vittoria segnata?

Questo Tour de France ha ancora molte sfide in serbo, ma al momento Tadej Pogačar sembra avere il pieno controllo della situazione. Con il suo stile unico e affascinante, il corridore sloveno sta guidando la corsa esattamente come vuole, guadagnando sempre più tempo in classifica generale. Forse non possiamo comprenderlo appieno, ma ciò che Pogačar sta facendo… funziona.

Portare gioia, spontaneità e un po’ di brio nelle corse ciclistiche professionistiche è solo positivo per questo sport. Affidare a Pogačar le redini di questo Tour sta rendendo le gare più vivaci e coinvolgenti. ‘È il ciclismo, è un gioco‘, ha detto sorridendo il corridore sloveno ieri, prima del giorno di riposo. ‘A volte si vince, a volte si perde. Ma oggi, per me, questo weekend è stato una grande vittoria’.

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Credits: ®James Startt

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