Eurovelo: la rete ciclabile europea
Uno degli aspetti più belli del viaggiare in bicicletta è la libertà che si prova esplorando la geografia dei posti. Le destinazioni sono infinite. Basta farsi ispirare da una regione, dal tipo di cultura o da un clima e scegliere la meta. Poi basta aprire una mappa, seguire un tratto che disegna una strada, e magari unire con la fantasia una serie di linee di livello e immaginare già le asperità di una salita che andremo a scalare.
Le strade del mondo possono essere percorse e ricombinate tra loro in così tante variabili che c’è solo l’imbarazzo della scelta. A volte però, proprio per questo non si sa da dove iniziare. E allora ci si può fare ispirare da itinerari già pronti. Come quelli di Eurovelo. Basta inforcare la bici e partire.
- Piste ciclabili che uniscono storia, cultura e paesaggi
- Tracciati disponibili anche su app
- Eurovelo in Italia
- Gli obiettivi (non solo ciclistici) di Eurovelo
Piste ciclabili che uniscono storia, cultura e paesaggi
Eurovelo è un progetto europeo promosso dalla ECF, la European Cyclist Federation, un’associazione simile alla nostra FIAB ma con respiro continentale. Eurovelo raccoglie un gruppo di itinerari ciclisti che attraversano l’Europa. Le vie sono attualmente 19 (in futuro ne nasceranno altre) e i paesi attraversati ben 42. Il totale dei chilometri ciclabili complessivi, a progetto completato, supererà i 70000 km. Il punto più a nord è a Capo Nord, quello più a sud è Cipro. A ovest la rete si spinge fino alla costa Atlantica, in Portogallo, mentre a est si arriva fino a Mosca, in Russia.
Ogni itinerario attraversa più paesi e spesso è legato a un tema, di natura paesaggistica o storica. Ad esempio, la via numero 5 ripercorre la Via Francigena e ci riporta indietro nel Medioevo, ai tempi in cui i pellegrini partivano da Canterbury, in Inghilterra, e attraversavano il continente da nord a sud fino ad arrivare a Roma, per visitare il Vaticano. Oppure c’è la via numero 13, chiamata Iron Curtain Trail e che si snoda lungo la vecchia Cortina di Ferro, la frontiera che ai tempi della Guerra Fredda divideva i due blocchi politici. Con i suoi 10400 chilometri è la via più lunga dell’intera rete. E ancora, la via numero 1 si snoda sulla Costa Atlantica, la 8 lungo la Costa Mediterranea e la 10 percorre su ciclabile tutto il periplo del Mar Baltico.
Tracciati disponibili anche su app
In generale, gli itinerari con numeri dispari percorrono il continente da nord a sud; quelli con numeri pari invece da ovest a est. Ci sono però due eccezioni: EV10 compie il periplo del Mar Baltico, mentre EV12 segue la costa del mare del Nord. Tutti i tracciati della rete Eurovelo sono visibili sul sito e anche sull’omonima app per cellulari.
Per ogni rotta, il sito segnala la traccia, i punti di partenza e arrivo, i chilometri totali, i Paesi visitati, i mari toccati e i siti dell’Unesco che si trovano sulla rotta. Inoltre, il sito Eurovelo consiglia le mappe cartacee migliori da acquistare per seguire ciascuno degli itinerari proposti, attraverso un link che rimanda direttamente al sito dove acquistare le mappe. Ovviamente si può anche scaricare la traccia.
Le rotte possono essere un’ottima fonte di ispirazione per chi non ama pianificare tracce gpx e vuole essere sicuro di percorrere un tracciato di qualità, ispirato da un motivo storico, geografico o culturale.
Eurovelo in Italia
L’Italia ospita due percorsi Eurovelo: la Via del Sole (EV7) e la Strada Mediterranea (EV8).
La Via del Sole è quella che taglia l’Europa da Nord (Capo Nord) a Sud (Malta). È lunga 7700 km e attraversa 9 nazioni. Dall’Austria, si entra in Italia da San Candido. La via attraversa, tra le tante, le città di Bolzano, Trento, Mantova, Bologna, Firenze, Arezzo, Roma, Napoli, Salerno, Catanzaro, Messina, Catania e Siracusa.
La Strada Mediterranea taglia l’Europa da Ovest a Est. Si parte da Cadiz, in Spagna, e si arriva a Cipro, passando anche per la Francia, i paesi Baltici, la Grecia e la Turchia. In Italia si accede da Ventimiglia, poi da lì si risale verso nord fino a Torino e da Torino si vira verso Est, si attraversa la Pianura Padana e si fa tappa anche a Piacenza e Ferrara; poi si vira nuovamente verso nord e si raggiunge prima Venezia e poi Trieste. Da lì, si entra in Croazia. Questa via è una delle più varie dal punto di vista culturale e storico, tant’è che attraversa ben 23 siti patrimonio dell’Unesco.
Gli obiettivi (non solo ciclistici) di Eurovelo
Quando la Federazione Ciclista Europea ha lanciato il progetto Eurovelo, ha voluto assicurarsi che tutte le nazioni europee fossero attraversate almeno da un itinerario ciclabile di qualità. La volontà però non è solo quella di creare itinerari ciclisti interessanti. Gli obiettivi di Eurovelo sono molteplici.
- Si punta a favorire la cooperazione internazionale e la armonizzazione degli standard nelle infrastrutture ciclistiche.
- Si vuole promuovere l’attenzione ai problemi dei ciclisti con una iniziativa di grande significato. Il tracciato EuroVelo può servire infatti a portare la biciclette e le sue esigenze in luoghi dove è poco conosciuta o penalizzata da scelte trasportistiche appiattite sulla automobile.
- Si vuole altresì favorire l’avvicinamento alla bicicletta da parte dei non-ancora-ciclisti, in un ambiente sicuro e bello dal punto di vista paesaggistico.
- Si punta poi a promuovere la bicicletta come migliore pratica di turismo sostenibile.
- Dal punto di vista turistico, si vuole anche portare benefici economici alle comunità locali.
- Ssi aspira a indurre un maggiore utilizzo del trasporto pubblico a scapito dell’auto privata o dell’aereo.
Credits: Eurovelo
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