Max Calderan, il figlio del deserto
Fin da piccolo, Calderan aveva un sogno: diventare un esploratore e portare a termine una via ‘impossibile’. Ce l’ha fatta nel 2020, quando ha attraversato i 1100 chilometri del deserto Rubʿ al-Khālī segnando la nuova ‘linea Calderan’.
Ammettiamolo, non è da tutti poter dire che sul mappamondo esiste una linea con il proprio nome. Max Calderan c’è riuscito, dopo aver attraversato il ‘quarto vuoto’, il deserto di sabbia più grande al mondo: il Rub’ al-Khālī.
Calderan racconta questa avventura pazzesca nel libro ‘La linea del deserto’, dove parla anche di sé e della sua vita, che è stata una lunga ‘preparazione’ a questo momento epico: dal correre di notte a dormire a terra e con le finestre aperte anche d’inverno per abituarsi al freddo. Accettando di essere considerato dai suoi coetanei ‘uno un po’ strano’, Calderan ha vissuto con una sola idea fissa, ovvero esplorare l’inesplorato, facendo sua questa frase:
“C’è sempre stata una sorta di ribellione in me: tanto più rimanevo ingabbiato nella quotidianità fine a se stessa tanto più diventavo nervoso e con il desiderio di spogliarmi di tutto e andare via”.
Ascoltiamo dalle sue parole il racconto emozionante dell’attraversamento del Rub’ al-Khālī.
In collaborazione con Volkswagen Veicoli Commerciali
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