Correre con l’Influenza

Correre con l’Influenza

Riccardo Mares

Ho l’influenza posso correre? Si può correre se si sta male? Queste le domande più frequenti tra gennaio e febbraio. La risposta è sempre: dipende!

10 Febbraio 2020

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Siamo in pieno periodi di influenza. No, non sto parlando del tanto conclamato coronavirus, ma banalmente del nostro comune male di stagione. Ogni anno, con il chiudere di gennaio, inizia il periodo peggiore per raffreddori e influenze, complice il mancato perdurare del freddo, le poche piogge e quelle tiepide giornatine (sempre più presenti) che fan venire voglia di scoprirsi e poi tradiscono.

Nei vari gruppi di corsa online la domanda più ricorrente in questi giorni è “posso correre anche se sto male?”

Finché scrivo questo post sono anch’io alle prese con l’influenza: quella bastarda senza febbre e senza un vero sfogo, ma che ti debilita quel tanto da farti sentire solo uno zombie che fatica a passeggiare.

La prima risposta, che mi viene di getto, è in realtà una domanda “Ma davvero ce la fai?”. Poi parte la parte razionale e la risposta più corretta di tutte è chiedere cosa gli ha risposto il medico. Ma siccome so per certo – siamo tutti molto simili – che dal medico non ci sei andato perché tanto… la si buttà lì come una risposta politically correct fine a se stessa.

Sulla salute però non bisogna scherzare e sono già troppi i fantaguru che riempiono i social di risposte per cui non hanno né competenza né visione per poterle dare.

Il medico è sempre la risposta corretta. Poi possono esserci indicazioni generiche, che dobbiamo prenderle più come consigli della nonna empirici, che come linee guida.

Tendenzialmente nel caso di una lieve congestione o malditesta dovuti a fonti di stress, la corsa può essere un toccasana. Il sudore libera le tossine, le endorfine rilassano e una immediata doccia calda rimette le cose meglio di prima.

Nel caso di situazioni più gravi – in particolare con febbre o problemi respiratori – la corsa o qualsiasi altro sport sono assolutamente controproducenti. A meno che non vi stiate giocando la coppa del mondo (da vedere anche in quel caso) probabilmente la soluzione migliore è cura e riposo, cura e santo riposo.

Eseguire attività fisica in stato febbroso può portare ad un allungamento dei tempi di guarigione: la febbre è una naturale reazione in presenza di un’infezione batterica o virale. Il corpo sta già facendo sport, per risolvere da solo il problema: andarlo a distrarlo con altre attività, che tolgono risorse ed energia, diventa controproducente e pericoloso. L’attività sportiva porta anche ad un naturale aumento della temperatura corporea: in presenza di febbre questo può portare ad un incontrollato aumento con conseguenze anche dannose.

Fino ad una decina di giorni di stop le perdite prestazionali non sono così impattanti, recuperabile in 1-2 settimane di allenamento. In ogni caso non abbiamo alternative: impariamo ad ascoltare il nostro corpo, che sia per stanchezza o per salute. Diamogli il tempo di guarire, diamogli il tempo di smaltire le medicine (specie nel caso di antibiotici) quindi riprendiamo con calma le nostre attività sportive al 110%.

So che fremi, so che odi divano Netflix e non potere uscire. Ma meglio un giorno in più di riposo piuttosto che tremende ricadute.

Buona influenza a tutti: spero di rimettermi al più presto ;)

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