Scarpe da Running – Guida all’acquisto
Dopo l’articolo sulla classificazione delle scarpe da corsa (clicca qui per scoprire la classificazione) questa volta cercherò di dare una piccola guida all’acquisto, spiegando cosa guardare e a cosa prestare attenzione prima di acquistare una scarpa da corsa. Mi rivolgo logicamente a un principiante che non ci capisce molto di scarpe e sta cercando dei consigli utili per carpirne qualcosa in più, se siete degli atleti di livello avanzato queste cose dovreste già saperle o comunque potrete trovare qualche spunto interessante.
LUNGHEZZA: la scarpa deve essere comoda, è fondamentale avere un pollice di spazio davanti al dito più lungo. Consiglio sempre di prendere un numero in più e non comprare mai scarpe da corsa precise per evitare unghie nere e vesciche.
LARGHEZZA: secondo aspetto collegato con il primo è la larghezza della scarpa, solitamente preferisco scarpe con una pianta larga che rispetta la naturale forma del piede. Chi ha un piede fino non avrà problemi ma chi come me ha la pianta larga dovrà fare attenzione a questo aspetto: il nostro piede ha la forma delle FiveFingers e non delle scarpe classiche.
Le parti di una scarpa da corsa
SUOLA: facciamo caso alla suola che c’è sotto la vostra scarpa, alla forma che ha: alcune case per rendere la scarpa più leggera hanno uno strato minimo, il resto è tutta intersuola esposta che con il tempo tenderà a consumarsi più rapidamente.
DROP: ossia la differenza di altezza tra punta a tacco. Io preferisco drop bassi da zero fino a un massimo di 4/6mm perché secondo me siamo fatti per correre scalzi quindi cerco di non modificare troppo quello che è già perfetto per natura. Teniamo presente che un tacco alto serve solo per correggere e ammortizzare un appoggio errato di tallone, quindi meglio lavorare sulla tecnica di corsa anziché tamponare il problema con una scarpa con drop da 12mm.
ALTEZZA: collegato con il punto precedente. Solitamente più l’intersuola è alta e più protettiva sarà la scarpa. Per i miei gusti preferisco scarpe con un’altezza intermedia.
FLESSIBILITA’: altro aspetto che riguarda l’intersuola è la flessibilità della scarpa. Io preferisco evitare scarpe troppo rigide che a lungo andare tendono a indebolire il piede. Prendiamo in mano una scarpa: se sentiamo che non riusciamo a piegarla, puntiamo su un altro modello, a meno che non sia una scarpa da gara con piastra in carbonio oppure una scarpa con cui vogliamo correre per tanti chilometri.
AMMORTIZZAZIONE: alcune scarpe sono più soffici, quasi come se il piede affondasse al loro interno; altre invece sono più rigide. Scegliamo quella che reputiamo più adatta al nostro piede.
SUPPORTI: facciamo attenzione a non avere dei fastidi sotto o sui lati del piede. La forma della scarpa deve coincidere con quella del nostro piede: il leggero fastidio che sentiamo, dopo 10/20 km può diventare un’infiammazione.
PESO: solitamente una scarpa più pesante è più strutturata e duratura, mentre scarpe più leggere tenderanno a durare meno. Io cerco sempre il giusto compromesso tra peso e protezione.
TOMAIA: nel periodo estivo, una tomaia troppo pesante può far sudare il piede e causare delle vesciche, mentre nel periodo invernale, una troppo traspirante protegge poco dal freddo. Troviamo il giusto compromesso.
In sostanza: quando proviamo una scarpa, dobbiamo sentirla nostra e avere una bella sensazione, che ci ritroveremo quando corriamo. Per questo è importante scegliere la scarpa da running più adatta a noi.
SERGIO IANNOTTI - 2021-12-10 19:53:08