Ritorno al Magraid
Siede la patria mia tra il monte, e ‘l mare, quasi theatro, c’abbia fatto l’arte non la natura.
Queste le parole di Erasmo di Valvasone nel 1591, ma a distanza di secoli rimane il racconto del territorio Friuli Venezia-Giulia.
Il Friuli Venezia-Giulia è una Regione che offre ogni tipo di paesaggio: da quello montano delle Alpi Carniche al mare dell’Adriatico, dalle dolci colline del Collio un’arida zona di Grave, di risorgive, i Magredi.
I Magredi (terre magre) sono una zona di territorio disegnato in una specie di V creata dalla congiunzione dei due fiumi, Meduna e Cellina, che si uniscono per scorrere verso l’Adriatico.
I 43 mila ettari dei Magredi si estendono nei comuni di Cordenons, Maniago, San Quirino e Vivaro. Questa è una vera e propria steppa, e nonostante il Friuli Venezia-Giulia sia la regione più piovosa d’Italia ci si trova in una distesa ghiaiosa ricca di risorgive dei due fiumi. Il tempo e l’acqua hanno lasciato a questi sassi l’aspetto candido, tondo e levigato, quasi lucente, tra i quali spunta la Brassica Glabrescens, un fiorellino giallo autoctono che non si trova in nessun’altra parte del mondo.
Il gioco di parole per organizzare un raid è venuto facile: Magraid è il nome di una gara epica che definisce immediatamente il territorio ed il fondo su cui si corre.
Nei Magredi si corre da 14 anni, ed il Magraid è diventato un appuntamento fisso nel calendario degli ultramaratoneti e dei trail runners, che trovano nella distanza e nel fondo sassoso un trait d’union nel piacere della corsa.
Se fino a due anni fa la distanza dell’evento principale veniva spezzata in 3 giornate, dal venerdì tardo pomeriggio, alla domenica con pernottamenti in campi allestiti dall’organizzazione, quest’anno viene organizzata una 100 km con partenza alle 23:30 di sabato 19 giugno.
La grande novità è che ci saranno 2 gare distinte all’interno dello stesso percorso: Magraid 100 km individuale, e Magraid 50+50 a staffetta, valida come Campionato Italiano IUTA Ultra trail, con cambio al check point dei 50 km.
A causa delle restrizioni anti Covid-19 le gare sono ambedue con numero chiuso di 200 partecipanti e verrà corsa per almeno metà al buio della notte, per cui è ovviamente obbligatoria la lampada frontale, con batterie di ricambio.
Altra priorità tra il kit minimo obbligatorio è un contenitore idrico di almeno 1,5 litri, da riempire ai ristori, insieme ad un bicchiere/tazza personale per bypassare i limiti dei regolamenti anti Covid.
La gara è in regime di autosufficienza, anche se ci saranno comunque punti acqua e ristoro/assistenza.
Se 50 o 100 km sono distanze impegnative e selettive, ci si può avventurare nei Magredi anche gradualmente: l’organizzazione ha previsto infatti una distanza di 30 km, con partenza domenica alle ore 9:30, che ci avvicinerà al viaggio dei 50+50 km. Poi ci saranno distanze più tradizionali di 6 o 12 con partenza sempre domenica alla stessa ora, per un veloce assaggio dei Magredi Friulani.
Ogni viaggio inizia con un passo, chissà mai i Magredi ci facciano allungare la distanza per approdare un altro anno alla 100 km…
Le iscrizioni chiuderanno il 31 maggio 2021, o a raggiungimento dei 200 atleti per gara, affrettatevi!
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