Alessandro Fabian all’Ironman 70.3 di Pescara

Alessandro Fabian all’Ironman 70.3 di Pescara

Laura Ugolotti

Ci sarà anche Alessandro Fabian al via dell’Ironman 70.3 di Pescara il 18 giugno. Una nuova sfida per l’olimpionico, che veste la maglia del gruppo sportivo dei Carabinieri. Ai fan più attenti non erano sfuggiti alcuni indizi pubblicati sulla sua pagina Facebook ufficiale: una foto con l’insegna dell’Ironman 70.3 e, solo pochi giorni fa, una […]

24 Maggio 2017

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Ci sarà anche Alessandro Fabian al via dell’Ironman 70.3 di Pescara il 18 giugno.

Una nuova sfida per l’olimpionico, che veste la maglia del gruppo sportivo dei Carabinieri.

Ai fan più attenti non erano sfuggiti alcuni indizi pubblicati sulla sua pagina Facebook ufficiale: una foto con l’insegna dell’Ironman 70.3 e, solo pochi giorni fa, una frase appena accennata, “Sono pronto a tuffarmi in questa nuova avventura”. Chi ipotizzava la sua presenza a Cervia, chi un improbabile giro del mondo in bici, chi un Ironman. Qualcuno, indovinando, ha citato Pescara.

E in effetti sarà proprio questa la nuova sfida del campione padovano. La conferma ufficiale è arrivata oggi ed è stato lui stesso a dare la notizia, con un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.

“Un’idea che coltivavo da tempo – spiega -, ma l’anno scorso, con l’Olimpiade, non era stato possibile inserirlo nel programma. E’ una distanza con cui non mi sono mai confrontato e, dopo Rio, mi sono detto, perché non provare?”.

La scelta è caduta senza troppi indugi sul 70.3 di Pescara. “Ho preferito l’Italia, il mio Paese, in cui purtroppo riesco a gareggiare di rado. Gli allenamenti e le nuove sfide mi portano per la maggior parte del tempo all’estero. Sportivamente parlando, sono nato e cresciuto qui. Sarà un po’ un ritorno alle origini”.

In attesa dell’esordio, Alessandro ha iniziato a scaldare i motori domenica scorsa al Deejay Tri di Milano, dove ha vinto sulla distanza olimpica. “Una bella occasione per testare gambe e condizione fisica. Dopo Rio ho cambiato allenatore – dice Fabian, che oggi è seguito da Joel Filliol – e in vista dell’Ironman 70.3 sto lavorando in particolare sugli sforzi prolungati”.

Una nuova sfida, dunque per lui e, soprattutto, nuovi obiettivi per la seconda parte della stagione: le gare del circuito ITU, con lo sguardo puntato alla Coppa del Mondo, e la Super League.

“Quest’anno tornerò a farmi guidare dall’istinto e a gareggiare per divertirmi. A Rio non sono riuscito ad ottenere il risultato che volevo e questo mi ha portato a mettere in discussione tante cose. Quando si cade, l’importante è rialzarsi e imparare qualcosa e io ho capito che stavo perdendo di vista la gioia che mi regala questo sport, indipendentemente dal risultato. Vincere è bellissimo, me lo sono ricordato anche al Deejay Tri di Milano, ma la vera sfida è riuscire a trovare soddisfazione anche in una sconfitta. Ci puoi riuscire solo se ami quello che fai. E io amo questo sport”.

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