È solo un programma di allenamento…
È solo un programma di allenamento, niente di più.
Sbam.
Porta chiusa.
Sospiro.
Guardo l’orologio al mio polso e lo attivo per cercare il gps.
Inizio a sentire il mio corpo che aspetta di poter partire…
Il gps oggi si fa attendere qualche secondo in più…
La mente inizia a pensare.. il profumo di casa è dietro le mie spalle.
Penso a come sarebbe semplice rimettere la chiave dentro la toppa e annunciare alla famiglia che ho deciso di non correre: potremmo guardarci un pezzo di film in più, o giocare quei 40 min in più o cucinare insieme o perché no, parlare ancora una volta di quello che è successo oggi a scuola…
Il bip dell’orologio attira la mia attenzione: è pronto, è solo un programma di allenamento.
Ora non sono pronta io però…
Cavolo ma se corressi domani? Magari al mattino, mi sveglio un pochino prima… Forse farebbe anche meno freddo.
No, ho l’allenamento da fare… se inizio così salto sicuro..
e poi sono 40 min…
Sospiro.
Il mio corpo è diventato all’improvviso pesante.
Mi sforzo letteralmente di metterlo in moto nel momento stesso in cui faccio partire il gps.
I primi passi sono lontanissimi da una corsa, mi sento quasi storta. Ho la mente lontana dal mio allenamento, vicina all’idea della casa, del caldo, dei miei amori lì dentro.
Arrivo ad 1 km, ormai lontana dai miei sogni di compagnia e la mente inizia finalmente a focalizzarsi sulla corsa.
Il mio corpo si raddrizza, la falcata è più sciolta, le gambe iniziano a girare come si deve, il respiro è sotto controllo e la velocità diminuisce.
Bene: sono pronta per il mio programma di allenamento: 8 km di ripetute.
Mi guardo attorno. Riconosco il percorso, la strada, gli alberi. Sento che il ritmo è perfetto, anzi a dire il vero potrei anche aumentare ma non fa parte del mio allenamento di oggi. Sorrido.
La variazione di velocità mi fa sentire il lavori su muscoli delle gambe e sui glutei.
Gli addominali mi stabilizzano benissimo nella parte veloce.
Ultimo km: quanto vorrei accelerare… ma non lo faccio. Oggi non ha senso.
Arrivata. Spengo il gps.
Prendo le chiavi ed entro in casa.
“sono tornata!”
“ciaooo mamma!! allora, mentre ti fai la doccia ti volevo chiedere…”
Mi guardo attorno: tutto sembra come prima.
Tutto è al suo posto e l’entusiasmo è rimasto lo stesso (così come il casino di cose in giro!!).
Eppure sono passati 40 min.
40 min per me.
40 min di lavoro fisico, di scarico, di obiettivi, di gioia pura.
40 min sono passati anche anche per loro: 40 min sono tanti, ma la felicità sul mio viso mista alla stanchezza dell’allenamento vale più di mille parole. Loro lo sanno, lo sentono e ne sono felici.
Sì perché alla fine abbiamo comunque guardato quel pezzo di film in più, cucinato insieme, parlato e giocato andando prima di andare a dormire.
Never Give Up running
condividi
commenti
scelti per te
adv
adv
Claudio - 2019-04-17 22:23:24