“Il grafene è un materiale costituito da uno strato monoatomico di atomo di carbonio (avente cioè uno spessore equivalente alle dimensioni di un solo atomo). Ha la resistenza teorica del diamante e la flessibilità della plastica. Così Wikipedia introduce il materiale di cui andiamo a trattare, il grafene, che negli ultimi anni sta trovando spazio nel mercato sportivo dato il recente utilizzo in pneumatici e maglie da ciclismo.”

Per esempio Vittoria, l’azienda lombarda di pneumatici, risulta essere la più grande utilizzatrice di grafene nel proprio universo, mescolando interagisce nella gomma riempiendo gli spazi tra le molecole, creando un copertone più scorrevole e resistente sia nel mondo strada che in quello MTB.

Come detto un altro innovativo utilizzo del grafene è nella tessitura, o meglio nella stampa, di maglie da ciclismo con la capacità di distribuire il calore sul corpo ed una elevatissima capacità di dissipazione quando necessario, cosa non trascurabile dato che anche la termoregolazione costa tante energie al fisico, un eccesso di sudorazione e la conseguente disidratazione porta un aumento di battiti, quindi un prodotto mirato alle prestazioni estive.

Se già fosse interessante questo primo focus quando andiamo a leggere le potenzialità ulteriori delle maglie in grafene hanno capacità elettrostatiche e batteriostatici, quindi si aggiunge un effetto antiodore.

Non per niente Oakley, azienda nata nella produzione di occhiali performance che negli anni si è allargata in svariati mondi, sempre in maniera iper tecnica e super trendy, ha abbracciato il progetto creando G+ Graphene Aero Suit, maglia che utilizza Graphene Plus, nata dalla collaborazione con BioRacer azienda belga di abbigliamento sportivo super specializzato, con lo zampino italiano di Directa Plus, azienda italiana all’avanguardia nella lavorazione della molecola:

Giulio Cesareo, Amministratore delegato di Directa Plus, ha dichiarato in occasione del lancio: “Siamo onorati che Oakley e Bioracer abbiano lanciato la maglia G + Aero che incorpora il nostro Graphene Plus, che segue approfonditi test di laboratorio e su strada. È un sostegno significativo ai punti di forza della nostra offerta e, in particolare, alle capacità di regolazione termica del nostro circuito termico planare G +. L’abbigliamento sportivo rappresenta un potenziale mercato sostanziale per il nostro G + e siamo lieti di aver aggiunto abbigliamento da ciclismo al nostro portafoglio di tessuti potenziati G + per lo sport, che comprende sci, golf e athleisure. Ci congratuliamo con Oakley e Bioracer per questo lancio – un capo di ciclismo unico nel suo genere – e non vediamo l’ora di espandere il nostro rapporto con loro”.

Al colosso americano si è aggiunta anche un’azienda italiana, Alka, che sempre collaborando con Directa Plus ha realizzato la nuova maglia Jet Graphene, inserendola nella collezione Alka Evolution 2.0, realizzata con tessuto EvoGraph mixando la tecnologia Kinetech “Ergonomics Fabrics” alla tecnologia G+. Ai vantaggi già esaltati nel prodotto Oakley vengono segnalati anche una elasticità che elimina i problemi di flapping e pieghe, un effetto seconda pelle con vantaggi aerodinamici, un fattore protezione dai raggi UV – UPF +50 nonostante la leggerezza del tessuto, e una notevole resistenza al pilling e all’abrasione.

Un’ultima curiosità su questo innovativo materiale, può essere utilizzato per rendere più resistente e allungare la vita dell’asfalto, inizia a diventare protagonista di studi per ripulire i mari in caso di fuoriuscite di petrolio, e addirittura nei pannolini, diversi tipi di filtraggio!
Non per ultimo sappiate che i chip nei nostri devices tramite cui stiamo leggendo sono più veloci grazie al grafene.