Piccola guida per scegliere gli pneumatici da viaggio
Copertoni, tubolari o tubeless?
Copertoni
I copertoni sono pneumatici al cui interno va inserita una camera d’aria. Sono facili da montare e semplici da sostituire. In caso di foratura è sufficiente cambiare la camera d’aria (a meno che il copertone non venga tagliato, ma è molto raro). Rispetto ai tubolari e ai tubeless è molto più facile bucare un copertone, ma questo svantaggio è compensato dalla praticità nella sostituzione.
Vantaggi
- Facilità di montaggio e sostituzione
- In caso di foratura, è sufficiente cambiare la camera d’aria
- Più economici dei tubolari e dei tubeless
- Più facili da reperire sul mercato
Svantaggi
- Performance minori
- Maggiore possibilità di foratura
Tubolari
I tubolari sono gomme a forma di tubo (da qui il loro nome!) che si incollano direttamente al cerchio tramite un’apposita colla, detta mastice. Sono gli pneumatici da sempre utilizzati nel professionismo su strada. Sono la soluzione più leggera, flessibile e scorrevole e per questo la migliore in termini di performance. Rispetto al copertone, il tubolare elimina in media il 95% delle forature. Ma, quando succede, le cose si complicano un po’.
La colla mastice infatti ha bisogno di almeno 12 ore per asciugare, quindi è improponibile cambiare un tubolare per strada. La soluzione resta utilizzare una bomboletta ‘gonfia e ripara’. Si tratta però di un riparazione provvisoria in quanto la schiuma ‘sparata’ nella valvola non garantisce la tenuta e l’integrità dello pneumatico nel tempo. Avere un tubolare di rimpiazzo è quindi necessario.
Vantaggi
- Performance eccellenti
- Resistenza alla foratura
Svantaggi
- Costo
- Montaggio e sostituzione
Tubeless
I tubeless possono essere considerati come un ibrido tra le precedenti due opzioni. Sono coperture che si montano senza camera d’aria. Sono molto simili ai copertoni tradizionali, ma con una spalla più rigida e un cerchietto meno elastico per aumentare la tenuta al cerchione, che avviene tramite l’utilizzo di un apposito sigillante e la presenza di una valvola speciale. I tubeless hanno performance migliori del copertone e di poco inferiori al tubolare. In caso di foratura, si possono riparare in diversi modi: o utilizzando un ‘gonfia e ripara’ (soluzione provvisoria), o utilizzando un liquido sigillante, che andrà inserito nella foratura (purché sia piccola), o con delle toppe e del mastice appositi.
Vantaggi
- Performance
- Si può riparare in diversi modi, anche utilizzando una camera d’aria
Svantaggi
- Perdita di ermeticità in caso di cerchio storto
- Intervento più lento rispetto a un copertone in caso di foratura
6 criteri per la scelta
Ecco 6 caratteristiche che definiscono ogni copertura e che possiamo valutare al momento della scelta e dell’acquisto dello pneumatico più adatto al nostro viaggio:
1. comfort
La comodità di uno pneumatico dipende in gran parte dalla sua larghezza. Più uno pneumatico è largo, maggiore è il suo comfort, poiché maggiore è la superficie di appoggio in grado di assorbire gli impatti e i sobbalzi del terreno. Per viaggi che si svolgono solo su asfalto e con bici poco carica, si può optare per coperture tra i 28 e i 30 mm. Se la bici diventa un po’ più carica, si possono anche montare coperture da 32 mm o da 35 mm.
La scelta è anche un poco soggettiva. Per viaggi che si svolgono su un fondo stradale misto (asfalto e magari qualche tratto su strade bianche o sentieri), si può optare per coperture tra i 32 mm e i 40 mm di larghezza. Per viaggi esclusivamente su sentieri, meglio stare sui 40 mm o più.
2. resistenza alla foratura
Il TPI (Threads Per Inch – Fili per pollice) è quel numero che indica proprio il numero di fibre presenti in un pollice della carcassa. Più fili vengono integrati all’interno della carcassa, minore è la quantità di gomma necessaria per riempire gli spazi tra i fili stessi. E poiché è la gomma a proteggere dalle forature, significa che a TPI più bassi (60-120) corrisponde una maggiore resistenza alla foratura. Non solo: più gomma è presente nella carcassa, maggiore è la durata del copertone (altro aspetto da considerare per chi fa viaggi in bici). Un TPI minore è però indice di minor comfort, aspetto che può essere mitigato scegliendo coperture più larghe. Di contro, un TPI elevato (180-330) permette di avere un gomma più leggera, più veloce e più confortevole ma, a parità di mescola, anche più soggetta a forature.
3. grip
La tenuta di una gomma è data da una serie di fattori, tra cui la mescola e la tipologia di tassellatura del battistrada. Da considerare che più il battistrada è artigliato, più offre un’alta resistenza al rotolamento se viene utilizzato su un fondo liscio. Se si prevede di viaggiare in regioni particolarmente piovose, allora può essere utile montare gomme ‘4 sesason’, studiate per avere maggiore tenuta sui terreni bagnati grazie a una scultura minima del battistrada ma a una mescola più morbida.
4. durata
La durata è influenzata dalla quantità di gomma presente nella carcassa (quindi dal numero di TPI) e anche dal tipo di mescola. Uno pneumatico di qualità, seppur più costoso, può durare anche tre volte più a lungo in termini di chilometraggio di uno di bassa gamma. È altrettanto vero che alcuni pneumatici di alta gamma nella categoria road e votati alle alte prestazioni sono composti di mescole che si consumano rapidamente. È quindi bene orientarsi su pneumatici top di gamma ma relativamente alla categoria ‘touring’ della marca produttrice.
5. scorrevolezza
La scorrevolezza è una qualità che interessa maggiormente chi fa competizione e un po’ meno chi viaggia in bici. Al cicloviaggiatore occorre quindi scegliere con compromesso e sacrificare un po’ di scorrevolezza in favore dei parametri più importanti per il suo viaggio. Il grafene (come quello utilizzato da Vittoria) è un materiale utilizzato da alcuni produttori nelle loro mescole e permette di avere un incremento delle prestazioni generali: maggiore velocità, maggiore aderenza sul bagnato, maggiore durata e anche maggiore resistenza alle forature.
6. sicurezza
Ultimo in ordine – ma non per importanza – è l’aspetto sicurezza. E con essa non si intende solo la tenuta di strada, ma anche la visibilità nel traffico. A questo proposito esistono copertoni che sono dotati di bande riflettenti sui loro fianchi. Utili per chi viaggia di notte, al crepuscolo, in situazioni di nebbia o di scarsa luce.
Per approfondire: Il manuale completo per viaggiare in bici di Silla Gambardella
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