Triathlon: la qualifica Olimpica
I più fortunati sono sicuramente quelli delle generazioni del ruba bandiera. Per lo meno si sono abituati al desiderio di afferrare l’oggetto, vederselo strappare via o semplicemente al doverlo gentilmente cedere. La qualifica Olimpica nel triathlon funziona più o meno allo stesso modo.
Sono tre i posti teoricamente disponibili nella categoria femminile e tre in quella maschile per ogni nazione. Teoricamente perché per ottenerli bisogna qualificarli. Cosa significa qualificarli? Significa far rientrare, durante le competizioni del quadriennio “pentacerchiato”, questi 3 uomini e 3 donne nelle prime 30 posizioni del ranking olimpico.
In questa edizione dei Giochi le donne si salvano da quella che è la competizione inter nos: con Mazzetti in panchina, che ha da poco dato alla luce un maschietto, si aggiudicano quasi automaticamente il pass le 3 più coinvolte negli appuntamenti internazionali di alto livello (o meglio le punte di diamante della nostra Nazionale): Olmo, Steinhauser e Betto.
Il parterre maschile invece ha qualcosina che faccia discutere un po’ di più. Le slot in questo caso sono 2 per la nostra Patria. Ad aggiudicarsele sono stati i veterani Uccellari e Fabian. La conquista del posto però non è una garanzia al viaggio diretto alla più prestigiosa competizione sportiva. Quello che serve è una continua conferma di un buono stato di forma e una preparazione tale da poter affrontare le Olimpiadi. A dare filo da torcere ai due anziani del gruppo sono subentrati Stateff e Pozzatti che a poco a poco hanno guadagnato territorio in ambito internazionale e non.
Una cosa è certa, ognuno di questi ragazzi stringe nel cuore il sogno di provare, o riprovare per alcuni, l’emozione di contendersi un viaggio tanto importante come quello di Tokyo fra i migliori atleti del mondo.
Saranno le prossime gare e Alessandro Bottoni a stabilire chi renderà onore all’Italia nel caldo nipponico di mezza estate. Bottoni che questa volta, a differenza di 20 anni fa a Sidney, non si presenterà sulla linea di partenza come atleta ma bensì in veste di Direttore Tecnico della nostra Nazionale.
In ambito di qualifiche possiamo anche parlare della gara a squadre. Come nazione l’Italia si è automaticamente qualificata per la staffetta mista 2+2 grazie al secondo gradino del podio conquistato nell’ultimo appuntamento di Lisbona. Gli atleti a conquistare questo ulteriore traguardo sono stati, in ordine di partenza: Olmo, Pozzatti, Betto e Azzano. La staffetta, novità che sarà introdotta per la prima volta nel triathlon a Tokyo, prevede una competizione su distanza breve con 300m nuoto, 8 km di bici e 1,5/2 km di corsa.
I favoriti alla partecipazione sono i ragazzi citati nella rincorsa alla qualifica individuale con probabili riserve come ad esempio Beatrice Mallozzi o Ilaria Zane.
Nel frattempo, aspettiamo e sorreggiamo quella bandiera che qualcuno proverà a strappare via con la speranza di poterla indossare con orgoglio nella realizzazione di questo sogno.
photo credit World triathlon; @Tommy Zaferes
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