Sicurezza in bicicletta, musica si ma…

Sicurezza in bicicletta, musica si ma...

Andrea Toso

Per il codice della strada italiano utilizzare i doppi auricolari è vietato quando si stia pedalando, manteniamo la sicurezza in bicicletta.

9 Aprile 2021

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Allenarsi in bicicletta da soli, come obbligatorio in questo periodo, può diventare noioso e anche il più motivato può cedere alla tentazione di ascoltare musica mentre pedala, sacrificando la sicurezza in bicicletta.

Per il codice della strada vigente in Italia è possibile utilizzare solo un auricolare quando si sia a bordo di un veicolo, macchina o bicicletta poco importa, l’avvento della musica stereo dai telefonini ha sancito la regolamentazione di questo fenomeno.

Certo è che pedalare isolandosi dai rumori della strada con un doppio auricolare, magari con riduzione dei rumori di fondo, o con cuffie de deejay per chi non usi il casco (non noi, casco sempre, e sempre bene allacciato come spiegato nel contenuto 5 consigli per indossare il casco!) diventa un grande rischio, sia se stessimo pedalando in un centro abitato con incroci, svolte, stop etc, sia se fossimo un aperta campagna o montagna, quando il silenzio e la solitudine ci permette di rilassarci un po’ sentendo, in condizioni normali di orecchie libere, i rumori delle auto da lontano. La sicurezza in bicicletta innanzi tutto!
In bicicletta non abbiamo visuale posteriore, non abbiamo specchietti retrovisori, pochi ciclisti li utilizzano, e sebbene esistano sul mercato dispositivi che ci indichino l’arrivo di veicoli a grande distanza come i radar di Garmin (una svolta epocale di sicurezza), abbiamo bisogno dell’udito per mantenere la sicurezza in bicicletta.

Se è vietato l’utilizzo dei doppi auricolari in macchina o bicicletta, è invece consentito l’utilizzo di uno solo dato che lasciando un orecchio libero, manteniamo il contatto con il mondo esterno.

Il fatto che raramente si venga fermati per i doppi auricolari indossati, vuoi pedalando e, a maggior ragione, in auto, non deve darci libertà di passare sopra a un fondamentale principio di sicurezza in bicicletta.

sicurezza in bicicletta

In Italia noi ciclisti abbiamo la necessità di ascoltare il traffico e “difenderci” dalle automobili, vuoi per la scarsità di piste ciclabili, vuoi per quel curioso odio che provochiamo nell’automobilista medio.

Una speranza c’e: da maggio dell’anno scorso la bicicletta in Italia sta vivendo un rinascimento, collegato alla necessità di sport e piacere dell’aria aperta: chissà che qualche automobilista si sia ravveduto e ci tratti meglio, anche se siamo lontani da Paesi come l’Olanda che fanno del ciclismo una religione ed un mezzo di trasporto quotidiano quanto sicuro.

Uno studio del 2018 ha infatti dimostrato che in Olanda l’utilizzo degli auricolari e cuffie non aumenti il rischio nella circolazione in bicicletta, dato che sulle strade dei Paesi Bassi il rispetto per chi pedala sia totale, ed esistano ben più strade ciclabili in cui ci si possa “distrarre” ascoltando musica.
Nello studio presentato, il volume degli auricolari ha un ruolo molto importante: gli utenti intervistati in Olanda hanno precisato che non fosse mai eccessivo da isolare dall’ambiente esterno, dimostrando un’educazione civica che spesso in Italia non si dimostra, sia da ciclisti che da automobilisti.

Ricordiamoci sempre che siamo tutti parte del problema quanto della soluzione!

Maggiore comprensione, educazione e rispetto da ambedue le parti porterebbe una pace necessaria tra automobilisti e ciclisti.

Una soluzione interessante, per mediare al rischio di pedalare con cuffie ed auricolari, sta nell’utilizzo di cuffie a conduzione ossea, che pur facendo “vibrare” musica e telefonate in stereofonia, lasciano le orecchie libere di ascoltare i suoni del traffico, diminuendo i rischi di smarrimento di airpods che sgusciano, trovando spazio ottimale fuori dai laccioli del casco.

Per rispettare le norme richieste allo sport in zona rossa ed arancione è necessario allenarsi da soli, manteniamo alta l’attenzione sulla strada senza isolarci, sperando i modelli di circolazione dei Paesi Bassi arrivino mano a mano anche nel nostro Bel Paese.

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