La 64a edizione di questa gara, di 42 km, è la più ‘alta’ per dislivello della Golden Trail World Series ed è stata la 5a prova della Golden Trail World Series 2019.

La gara inizia e termina a Manitou Springs, in Colorado, e ha un dislivello di 2.382 metri, un’altitudine di 4.302 metri (14.115 piedi) fino alla cima del famoso Pikes Peak.

L’idea della gara è semplice, in teoria: si corre verso l’alto, poi si torna indietro.

In giornate calde come quella di domenica, quando la temperatura ha raggiunto i 32C° (90 gradi F), tutto questo diventa molto più impegnativo. Sia Jornet sia Mathys hanno gareggiato in “solitaria” per gran parte della giornata. Dopo la partenza a Manitou Springs a circa un chilometro e mezzo, Jornet era già a qualche secondo davanti agli altri atleti. Anche Mathys ha stabilito un chiaro distacco a un paio di miglia dallo start e ha raggiunto la vetta di Pikes Peak con un vantaggio di quasi 26 minuti rispetto alla seconda classificata: Yngvild Kaspersen (Team adidas Terrex).

In vista della gara, Jornet aveva lavorato molto per cercare di abbattere il tempo record di Matt Carpenter del 1993, pari a 3:16:39, ma lo spagnolo domenica ha confermato come il tempo di Carpenter sarebbe stato molto difficile da raggiungere.

“Penso che il tempo che Matt ha realizzato qui sia qualcosa di molto speciale”, ha detto Jornet dopo la sua vittoria. “Sapevo quale fosse il record e quanto sarebbe stato difficile batterlo. Mi sono allenato molto e volevo fare il miglior tempo possibile (suo il tempo di 3:27.29, ndr). Mi sentivo un po’ stanco all’inizio della gara ed ero solo dall’inizio, quindi sicuramente è stato un po’ più difficile mantenere il ritmo, ma sono contento di come ho gareggiato”.

L’atleta del Team Hoka One One, Sage Canaday, del Colorado, è arrivato secondo con una prestazione eccezionale. Era 6’ e 16’’ dietro Jornet ed è riuscito a staccare lo svizzero Marc Lauenstein (Team Salomon). Canaday ha terminato la gara con un tempo di 3:39:02 e Lauenstein, ex vincitore di Pikes Peak, ha terminato in 3:40:28. Lo spagnolo Aritz Egea (Team Salomon) si è aggiudicato il 4° posto e l’americano David Sinclair (Team Salomon) è arrivato 5°.

Nella gara femminile, la Mathys è arrivata a Pikes Peak per aggiudicarsi un’altra nuova vittoria dopo Sierre-Zinal, nella sua Svizzera due settimane prima. Domenica ha aggiunto un altro record iconico al suo curriculum. Con il suo tempo di 4:02:45 ha battuto di oltre 12 minuti il record precedente di 4:15:04 di Megan Kimmel (stabilito solo un anno fa).

“Ho guardato l’orologio quando sono arrivata in vetta e quando ho visto l’ora, ho detto: Wow!” ha dichiarato Mathys. “Quindi ho solo cercato di concentrarmi sulla discesa. Durante la discesa ho avuto anche una caduta, ma mi sono ripresa e sapevo di avere un po’ di tempo per arrivarci in tempo per battere il record. Anche in Europa tutti conoscono Pikes Peak e adoro questa gara. Inizi in città, corri in cima alla montagna e torni giù. È semplice, ma non così semplice”.

Kaspersen è arrivata seconda con un tempo di 4:27:26 seguita da Meg Mackenzie (Team Salomon) del Sudafrica, che ha corso una grande gara per terminare al 3° posto in 4:32:19. La francese Amandine Ferrato (Team Hoka One One) e la spagnola Eli Gordon (Team Salomon) hanno completato la top-5.

La prossima tappa della Golden Trail World Series è in Scozia al Ring of Steall il 21 settembre, dove gli atleti avranno un’ultima possibilità per approdare nella top-10 della stagione e guadagnare un viaggio per la Grand Final in Nepal in ottobre. Con una classifica così stretta dopo cinque gare, ci sarà molto da combattere nelle Highlands scozzesi.