Come nasce un capo da bici?

Come nasce un capo da bici?

Redazione ENDU

“Come nasce un capo da bici”, il primo video di ENDUchannel, Laura Scaravonati ci porta nello stabilimento Santini accompagnata da Paola Marketing Manager dell’azienda.

4 Novembre 2020

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La rubrica Insider presentata da Laura Scaravonati apre il canale ENDUchannel, l’azienda visitata quella di abbigliamento Santini Cycling, “come nasce un capo da bici?” in cui la padrona di casa Paola ci accompagna nella customizzazione di un completo da ciclismo.

Dal disegno di massima del completo consegnato viene effettuato il resizing così da utilizzare un unico disegno per tutte le taglie, così da utilizzare un unico impianto. Si passa al Digital Lab, una super stampante che prepara il disegno da applicare al tessuto delle divise, prima di andare al taglio delle singole parti di una maglia e pantaloncini, senza sprechi e con materiale tessile italiano, quasi il 95%. Il restante 5% è praticamente usato nelle divise invernali ed è la componente termica, per cui ci si affida a materiali come Polartech con produzione nel Far Est.

 

Il passaggio di produzione successivo è il trasferimento del colore sui tessuti ritagliati precedentemente, pezzi che poi verranno cuciti da un numero tra 6 ed 9 macchine da cucire in mano a diversi specialisti per le maglie, ed altre per trasferire il fondello in maniera precisa e salda così da garantire il massimo comfort al ciclista. La manualità ed il know-how per cucire il fondello sono talmente particolari da richiedere un lavoro riservato a 2/3 persone in tutta la fabbrica Santini, unica per tutto il mercato mondiale. Il completo cucito viene controllato da un addetto alla qualità, piegato ed imbustato.

Fit, Performance, Comfort e Durability, 4 promesse dell’azienda ai clienti, vestibilità perfetta per garantire la performance migliore possibile, con il comfort massimo, durevole nel tempo. Il made in Italy di Santini vince per qualità e stile nel mondo: Ironman tra i brand con cui collabora Santini, come pure la nazionale australiana su pista, o la Trek in cui pedala lo Squalo Nibali. La missione di Fit per i professionisti fa sì che a inizio stagione, ad ogni professionista, vengano prese le misure e vestito di conseguenza con capi ritagliati addosso, scalatori, sprinter, diverse esigenze e diversi tagli. Ancora diverso per i triathleti che vivono direttamente il fitting, come nel caso di Giulio Molinari.

Partner UCI per le maglie dei campioni del mondo, per il 2021 il focus sarà nella sostenibilità delle maglie, dai filati riciclati per il tessuto al packaging.

 

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