Valle dello Spluga in bicicletta: tra storia, natura e delizie culinarie

Il ciclismo lento è il modo migliore per scoprire la Valle dello Spluga, un territorio ricco di storia, natura incontaminata e prelibatezze enogastronomiche. Pronti a salire in sella?

Angelo Furlan

Scopriamo le meraviglie della Valle dello Spluga attraverso un’avventura ciclistica che parte da Chiavenna, la pittoresca cittadina che dà il nome all’omonima vallata, fino al Passo dello Spluga, la nostra meta. Una salita mitica con una pendenza che va dal 5% al 7% per uno sviluppo di circa 30 km, partendo da un’altitudine di 333 metri fino oltre i 2.000. Una sfida appassionante per gli amanti del ciclismo su strada e delle magnifiche vedute alpine.

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La Via Spluga e la storia della valle

La Valle dello Spluga è famosa anche per la Via Spluga, una storica via di comunicazione che attraversava queste montagne. Nel XIX secolo fu costruita la grandiosa strada dello Spluga, opera dell’ingegnere Donegani, che univa Chiavenna a Splügen, in Svizzera. Questa via fu una delle vie più importanti per il commercio in Europa e ancora oggi è meta ambita per escursionisti e ciclisti.

Salendo verso la vetta

L’inizio della salita è abbastanza impegnativo con pendenze intorno al 10%, ma successivamente si ammorbidisce, lasciandoci ammirare il paesaggio attraverso pittoreschi tornanti e affacci panoramici. Lungo il percorso, passiamo per luoghi suggestivi come Bette, San Giacomo e Filippo, Gallivaggio, fino ad arrivare alla piana di Campodolcino.

Durante la nostra avventura, facciamo una tappa al Museo della Via Spluga, dove scopriamo la cultura, le tradizioni e la gente che ha vissuto in questa valle.
Continuando la salita, arriviamo a Pianazzo, un tratto caratterizzato da suggestivi tornanti e piccole gallerie in muratura. Qui, la vegetazione cambia e possiamo ammirare la flora alpina con i suoi fiori multicolori che caratterizzano l’alta fascia della prateria.

La salita ci offre panorami mozzafiato su tutta la Valle dello Spluga, con cime imponenti come Pizzo Quadro e Pizzo Ferrè. L’aria fresca e l’immensità del paesaggio ci regalano un’esperienza unica di libertà e gratitudine verso la natura.

Il piacere culinario

Dopo la fatica della salita, ci attende un meritato pranzo tipico. Gustiamo i deliziosi taroz, un piatto a base di patate, fagiolini, formaggio e burro. Ma la Valchiavenna è anche famosa per la bresaola, una prelibatezza locale.

In questa zona sono tipici i crotti, particolari cantine naturali dove si conservano salumi, formaggi e vini e dove si possono degustare questi prodotti.

Insomma, la Valle dello Spluga è una destinazione che si presta ad avventure ciclistiche dove ci si prende il tempo sì per pedalare, ma anche per fermarsi (e soffermarsi) sulle numerose ricchezze che offre il territorio.


In collaborazione con Volkswagen Nuovo Multivan e APT Valchiavenna

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