Un Cammino di Santiago insolito

Spesso, quando decidiamo di compiere un’impresa, possiamo essere ispirati da storie di altre persone, oppure dai racconti letti su un libro, o sul web. Nel caso di Erika Scafuro galeotto fu un film…

Lorenza Bernardi

Erika Scafuro è sempre stata appassionata di sport, tanto da diventare copywriter di sport acquatici. Ma se volessimo individuare la data spartiacque che segna il suo innamoramento per il trekking e i pellegrinaggi, di sicuro è l’annata 2015, quando Erika vede il film Wild, con Reese Witherspoon, tratto dalla storia (vera) di Cheryl Strayed e del suo cammino sul Pacific Crest Trail.

Da lì la folgorazione e un unico pensiero a ronzarle in testa: quello di partire, mettersi alla prova e vedere se ce l’avrebbe fatta anche lei a portare a termine un cammino (meno lungo e selvaggio, certo, ma sempre in solitudine).
Erika si mette così in viaggio e inizia con gli ultimi 160 km del Cammino di Santiago.
Tutto va meravigliosamente.
Da quel momento in poi il Cammino di Santiago diventa un’ossessione e il sogno di poterlo percorrere tutto quanto.

 

Quest’anno Erica è andata a Finisterre, ma non in direzione Santiago: il percorso che ci racconta oggi è un cammino di 4 giorni che va da Finisterre a Muxía attraversando la Galizia.

IL PERCORSO
120 km totali, all’incirca, fino a Muxía (l’altro km 0 insieme a Capo Fisterra).
La costa sulla quale si affacciano Fisterra (Finisterre) e Muxía si chiama Costa da Morte (parte nord-occidentale del litorale galiziano).

GIORNO 1: Santiago – Negreira. 22 km la prima tappa non presenta grosse difficoltà.
Dopo essere giunti a Santiago da O Cebreiro (cammino da León a O Cebreiro), si parte verso Fisterra (90 km da Santiago).
Tratti distintivi: una natura rigogliosa, con profumatissimi boschi di eucalipti e silenzio.
Il Cammino verso Fisterra- Muxía appare subito meno frequentato rispetto agli ultimi km del cammino francese verso Santiago de Compostela.

GIORNO 2: Negreira – O Logoso (circa 37 km) tappa molto impegnativa perché molto lunga e con diversi saliscendi, ma paesaggisticamente molto bella. Boschi, tantissimi saliscendi, uno dei punti più belli a Mazaricos, la salita che porta al Monte Aro. Tratti distintivi: tantissima luce, il verde delle colline e dei boschi, il fiume Tambre…

GIORNO 3: O Logoso – Fisterra / Cabo Fisterra 30 km si arriva all’Oceano. Un paio di km dopo O Logoso, a Hospital, si trova la biforcazione: da una parte si va a Finisterra, dall’altra a Muxía. Il cammino si conferma impegnativo soprattutto con la ripida discesa che conduce a Cee, la suggestiva località più abitata fra i comuni della Costa da Morte, a circa 15 km da Fisterra.
Da Fisterra ci sono ancora 3 km per Cabo Fisterra, dove c’è il faro ed il cippo del km 0.

GIORNO 4: Fisterra – Muxía 33 km tappa paesaggisticamente meravigliosa. In gran parte si cammina immersi in boschi di eucalipto. A Muxía c’è il Santuario da Virxe Nosa Señora da Barca, dove si trova l’altro cippo km 0 del Cammino di Santiago.


In collaborazione con Volkswagen Multivan Hybrid

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commenti

Bello di sicuro il viaggio, ma raccontato con poca passione e troppo sinteticamente. Peccato

Fabio Pagotto - 2022-12-21 04:31:52

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