Tech&test, Trek Emonda, leggera ma aero

Tech&test, Trek Emonda, leggera ma aero

Andrea Toso

Angelo Furlan ci aveva lasciato in sospeso con il racconto della bellissima Trek Emonda che avevamo visto sul banco in occasione del test dei rulli Stepgear

18 Febbraio 2021

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Angelo Furlan aveva lasciato in sospeso il racconto della bellissima Trek Emonda che aveva utilizzato per testare i rulli Stepgear, poco prima di Natale.

È tempo di sentire le impressioni dopo qualche mese di danza sui pedali nel Tech & Test di questa super leggera.

Il test di un ciclista in studio di una bici sembra essere iin pochi passaggi: peso alzando il mezzo, un check ai freni pinzando le leve e colpetti a mo’ fragnoccola al tubo orizzontale per capire di cosa sia fatta, carbonio e di quale qualità.

Dal 2014 Trek ha messo in catalogo il modello Emonda, da abbinare alla MADONE. Non è un caso che una sia l’anagramma dell’altra, sebbene “emonder” in francese significhi “potare”.

La Trek Emonda viene potata di tutto il superfluo, arrivando ad un telaio dal peso minore a 700 gr, un valore aggiunto in salita come ben sanno gli scalatori!

Si, è davvero una super leggera sebbene strizzi anche l’occhio all’aerodinamica con un disegno dei tubi “grandi”, totalmente diversi dalle bici di questa gamma con tubi super sottili.
Com’è possibile quindi coniugare leggerezza ed aerodinamica?

Il carbonio OCL V 800 contiene fibre con resistenza maggiorata del 30% rispetto a quella del OCL V 700, ma con uguale rigidità.
Ne deriva quindi che nel telaio della Trek Emonda si possa usare meno materiale, stratificandolo oltre 50 volte, con un peso totale ovviamente minore!
Due anni di studi in Trek hanno portato a questo risultato strepitoso, frutto della collaborazione tra i ricercatori dell’azienda e gli atleti di Trek Segafredo.

Angelo Furlan nonostante la sua propensione alla pianura ed agli sprint, porta in salita la Trek Emonda, il vero test per questa bici super leggera.
Questa bicicletta permette diversi minuti di fuorisella ad Angelo grazie al disegno studiato per ottimizzare la fatica.
Sorprende la sensazione di agilità e leggerezza in salita per chi non è uno scalatore, non si pregiudica rigidità di pedalata, ne il cambio ne il telaio soffrono dell’alleggerimento estremo.

Un test incrementale va a completare il primo blocco di prova alla rigidità del telaio della Trek Emonda: dai 15 ai 30 km/h a sfruttare al massimo il telaio, un aumento della potenza improvviso che avrebbe potuto mettere in scacco il gioiello di Trek, ma niente il test Furlan non scalfisce la qualità del telaio.
Anche in discesa il telaio risponde con una stabilità incredibile, anche nello stacco su tornanti lanciati all’estremo.
Al telaio vengono abbinate ruote Bontrager e mozzi DT Swiss, quindi grande ricerca di scorrevolezza.

La leggerezza di sensazione vale anche il peso reale di 7,3 kg totali, se non si sarà esagerato con le frittelle di Carnevale, sicuramente la Trek Emonda sarà un’arma per limare secondi in salita, senza perderne in discesa o in pianura.

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