La scarpa migliore per terreni bagnati

La scarpa migliore per terreni bagnati

Tatiana Bertera

Una serie di consigli da leggere con attenzione e intelligenza – perché ogni runner è un mondo a sé – e una carrellata di modelli dei brand più noti

3 Novembre 2021

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Non esiste. Vi svelo un segreto: la scarpa migliore non esiste. E questo semplicemente perché ogni piede è diverso e soprattutto ogni persona ha caratteristiche ed esigenze differenti.

Diffidate del negoziante (o dell’azienda) che vi racconta che “questa scarpa è l’ideale per correre su terreno bagnato, scivoloso e fangoso”, così come di coloro che sostengono che “le calzature della tal marca non hanno mai dato problemi a nessuno”… Diffidate perché la scarpa universale, perfetta per tutti, non esiste!

La forma del piede, la costituzione e il peso dell’utilizzatore, la modalità e la frequenza di corsa, la tipologia di terreno, l’esistenza di infortuni precedenti o eventuali patologie, sono solamente alcuni dei fattori che possono influenzare la scelta di un modello piuttosto che di un altro.

Fatta questa fondamentale premessa, veniamo ora a quello che il lettore, fin dalla prima riga, si sarebbe aspettato: la maggior parte delle aziende che producono scarpe da trail studiano e mettono a punto dei modelli con caratteristiche che li rendono particolarmente adatti a determinate condizioni ambientali. In questo articolo vedremo, nello specifico, quali sono le proposte dei brand per i terreni bagnati e fangosi. Una selezione di scarpe, molte delle quali testate sul campo, pensate per chi corre (o si ritrova a correre) su terreno bagnato, talvolta roccioso, talvolta morbido e fangoso.

Che poi, come diceva un noto coach, non siamo piloti di Formula Uno e in gara il meteo può cambiare in maniera repentina. Soprattutto nelle competizioni di lunga durata si può passare dal sole alla pioggia, in alcuni casi addirittura alla neve, nel giro di poche ore, senza possibilità di fare pit-stop. In questi casi la chiave di volta sta per il 50% nell’abilità del runner e, per il restate 50%, nelle caratteristiche della calzatura.

 

Cosa “conta” davvero sul bagnato?

Contano la tassellatura, la mescola della suola e le eventuali tecnologie che ogni brand decide di applicare al fine di garantire flessibilità, grip e trazione anche sul bagnato. E se una volta solamente Vibram era sinonimo di grip, negli ultimi anni ad essa si sono affiancati competitor del calibro di Michelin (sì, proprio quella delle gomme auto e moto!), Pomoca o suole brevettate dagli stessi brand.

 

Gore-Tex: sì oppure no?

Credo sia una delle domande più ricorrenti nei forum e nelle varie community dedicate al trail running. Anche in questo caso la risposta non è universale. Dipende dai gusti. Se siete certi di correre sulla neve o su terreno bagnato senza far entrare acqua da sopra, allora la risposta potrebbe essere sì, perché la membrana impedisce all’acqua di penetrare la tomaia e mantiene il piede più caldo. Se invece vi dovesse capitare di guadare un fiume oppure di “affondare” in piedi nella neve, bagnando così la calzatura all’interno, sicuramente l’impermeabilità del Gore-Tex non aiuterebbe a far sì che la scarpa si asciughi velocemente. Insomma, in antrambi i casi ci sono Pro e Contro. De gustibus non disputandum est!

 

 

 

DYNAFIT ULTRA 50 GTX

Pensata apposta per l’autunno e l’inverno, è equipaggiata con membrana impermeabile e traspirante Invisible Fit di Gore-Tex. La specificità di questa tecnologia è che la membrana viene laminata alla tomaia eliminando rughe e pieghe, riducendo i punti di pressione e garantendo una calzata perfetta. Il battistrada in gomma Pomoca, dal profilo anche in questo caso aggressivo, garantisce ottimo grip e reattività anche su terreni bagnati e fangosi. Protettiva, realizzata in collabo con gli atleti del team Dynafit per affrontare distanze anche oltre i 50k.

 

SCARPA SPIN ULTRA GTX

Anche in questo caso membrana Gore-Tex Invisible Fit per una scarpa impermeabile nel tempo. L’azienda assicura tempi di asciugatura più rapidi (fino al 50% in meno rispetto alla costruzione standard). Per quanto riguarda la suola troviamo qua un nome che è una garanzia in tema di grip: stiamo parlando del battistrada Vibram che, grazie al disegno esclusivo Scarpa e alla mescola Megagrip, garantisce aderenza su ogni tipo di terreno.

 

SALOMON S/LAB CROSS 2

Sviluppata da Salomon in collaborazione con l’atleta Stian Anguermund, vincitore della Golden Trail World Series 2021, è indicata dalla casa madre come calzatura particolarmente adatta ai terreni morbidi e fangosi. Effettivamente la tassellatura è davvero aggressive! La nuova e bella tomaia nera iridescente, che è ispirata all’aurora boreale della Norvegia di Stian, offre sostegno e traspirabilità. Le caratteristiche di fondo della S/LAB CROSS 2 sono comunque quelle che da sempre la caratterizzano: geometria dei tasselli innovativa (che garantisce grip nelle condizioni più impegnative, quali fango, rocce bagnate e terreni tecnici,) ghetta aderente sulla caviglia (che impedisce l’entrata dei detriti) e tomaia Matryx. Leggerissima, permette di muoversi bene sui terreni più tecnici.

 

LA SPORTIVA BUSHIDO II GTX

Si tratta della versione in Gore-Tex Invisible Fit della nota Bushido. Pensata per utilizzi invernali è super leggera, grippante, aggressiva e concepita per garantire una perfetta stabilità in appoggio su tutti i tipi di terreni off-road. La suola bi-blend FriXion Red garantisce aderenza su ogni tipo di terreno, compreso quello bagnato, e una resistenza all’usura ottimali. Questa suola presenta superfici di appoggio differenziate: la forma arrotondata dei tasselli esterni che salgono lateralmente a toccare l’intersuola crea un angolo di appoggio graduale con il terreno mantenendo la stabilità anche in casi di torsioni estreme del piede.

 

BROOKS CASCADIA 16 GTX

Anche in questo caso la scelta ricade sulla membrana in Gore-Tex Invisible Fit. Cascadia è un must have e uno dei cavalli di battaglia del brand, da sempre premiata per comodità e stabilità. In questa versione pensata per i terreni bagnati la trazione è garantita dalla suola in gomma TrailTack, che tiene bene anche su rocce all’apparenza scivolose (anche questa, l’ho provata sul campo!). Il Ballistic Rock Shield rinnovato protegge da ciottoli e detriti, adattandosi meglio alle irregolarità del terreno.

 

THE NORTH FACE VECTIV INFINITE FUTURELIGHT

Dotata dell’esclusiva tecnologia FUTURELIGHT inventata da The North Face, con cuciture termosaldate, offre una protezione ottimizzata tra impermeabilità e traspirabilità, e quindi è proposta nella collezione autunno/inverno 2021-22. Il grip è davvero buono (una volta provate me ne sono innamorata perché trovo che la tenuta sia davvero super!). Inoltre l’inserto 3D in Pebax a doppia densità, l’intersuola rocker e il grip SurfaceCTRL, massimizzano il ritorno di energia durante la corsa.

 

 

 

ASICS GEL-FUJITRABUCO SKY

Realizzata in collaborazione con il tre volte vincitore della UTMB, Xavier Thevenard, per il design di questa scarpa è stato utilizzato un approccio incentrato su peso e drenaggio. In particolare i piccoli fori su suola e soletta sfruttano il movimento naturale del piede per far uscire rapidamente ed efficacemente l’acqua dalla scarpa. Anche la suola in gomma Asicsgrip è progettata specificatamente per aumentare ancor di più l’aderenza sulle superfici bagnate dei sentieri.

 


Leggi anche:

“Trail running: inverno e preparazione della stagione successiva”

“Trail running in autunno: tutto quello che ti serve”

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