Cos’è l’Indice glicemico degli alimenti, Iader Fabbri

Cos'è l'Indice glicemico degli alimenti, Iader Fabbri

Redazione ENDU

Iader Fabbri nutrizionista ci spiega cosa sia l’indice glicemico e come questo influisca sul controllo del peso. Limitare la presenza di zuccheri nel sangue può prevenire l’avvento di malattie metaboliche

7 Gennaio 2021

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Iader Fabbri nutrizionista prova a spiegare cosa sia l’indice glicemico e come questo influisca sul controllo del peso.

Agli inizi degli anni ’70 un gruppo di scienziati si accorge come ci sia un aumento della concentrazione degli zuccheri nel sangue dopo l’assunzione di carboidrati in un gruppo di individui presi a campione.

Nel 1981 il dott. David Jenkins certifica in una scala graduata il valore dei cibi che mangiamo, chiamata Indice Glicemico, mettendo questi cibi in relazione un alimento campione, lo zucchero.
in una scala graduata con valore da 0 a 100 il riferimento viene dato appunto allo zucchero da cucina, cui viene assegnato il valore teorico massimo di 100.

Alla base di questa scala graduata con valori minimi c’è la verdura, passando poi alla frutta che staziona attorno a metà scala. Poco dopo ci sono alcuni tipi di cereali come il farro integrale, per poi arrivare ad altri cereali più raffinati che si assestano verso l’alto.
Birra, gallette di riso ed altri alimenti molto raffinati superano addirittura lo zucchero.

Questo tipo di analisi qualitativa spiegano come questi alimenti vadano ad impattare sul nostro organismo e come l’assunzione di questi vadano a modificare la glicemia, la concentrazione di zuccheri nel sangue.

Capiamo quindi come alterare la glicemia possa portarci ad ingrassare come pure a un crollo della performance durante la giornata, non solo a livello giornaliero ma anche lavorativa e quotidiana.

Mantenere la glicemia stabile è un parametro fondamentale per mantenere un buono stato di salute e prevenire molte malattie metaboliche, prima di tutte il diabete.

È una legge fondamentale ma non “scritta sulla pietra”.

Ci sono alcuni fattori che modificano questo parametro qualitativo, come la maturazione della frutta, o la percentuale di massa magra/grassa nell’individuo che assimila un tal alimento, rendendo ben diverso l’impatto: in una persona obesa l’impatto sarà ben differente che in un atleta.

Un trucco, in chiusura, per imbrogliare l’indice glicemico degli alimenti sta nell’abbinare proteine, animali o vegetali, con i carboidrati ad alto indice glicemico, così da diminuire l’impatto di questi.

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