Anteprima esclusiva: il test Cozzini-Vincenzi

Anteprima esclusiva: il test Cozzini-Vincenzi

Anna Celenta

In anteprima, solo su ENDU, il medico sportivo dottor Daniele Cozzini e il biologo nutrizionista dottor Alberto Vincenzi presentano il test battezzato con i loro nomi.Si tratta del risultato di una collaborazione tra i due medici, che dura da oltre un anno. Entrambi operano presso il Centro Medico Baganza di Parma, che ci ha ospitato per l’occasione. […]

15 Febbraio 2017

Condividi:

In anteprima, solo su ENDU, il medico sportivo dottor Daniele Cozzini e il biologo nutrizionista dottor Alberto Vincenzi presentano il test battezzato con i loro nomi.Si tratta del risultato di una collaborazione tra i due medici, che dura da oltre un anno. Entrambi operano presso il Centro Medico Baganza di Parma, che ci ha ospitato per l’occasione.

Il test da loro ideato è un’analisi rivoluzionaria che mette insieme diverse tipologie di test per risultati più efficaci.

Dove sta la rivoluzione?

Fin a oggi l’atleta o il semplice sportivo che desiderava eseguire delle analisi volte al miglioramento delle proprie performance sportive era obbligato a fare un test cardiologico, piuttosto che uno metabolico oppure un altro per valutare il consumo di ossigeno. Grazie al Cozzini-Vincenzi, in un’unica sessione, è possibile effettuare il test metabolico, che misura il consumo calorico; valutare il dispendio di ossigeno, quello di grassi a soglia e non a soglia, la frequenza cardiaca e, non meno importante, stabilire la VO2Max, ovvero la cilindrata del motore dell’atleta.

Cosa si ottiene?

Grazie alla combinazione di tutti i parametri è possibile eliminare i difetti dei test presi singolarmente ed esaltarne i pregi. Si ottengono, così, dei risultati più attendibili ed è possibile fornire all’atleta indicazioni più precise in grado di modificare e/o migliorare il suo allenamento.

test cozzini-vincenzi

Qual è la peculiarità del test Cozzini-Vincenzi?

Ciò che fa la differenza durante l’esecuzione della valutazione dell’atleta è la linearità degli incrementi di intensità. Non ci sono scossoni. L’atleta arriverà alla soglia in maniera graduale, favorendo in questo modo un’analisi migliore dei dati rilevati.

Qual è il contributo del dottor Daniele Cozzini?

Nello specifico il medico sportivo si occupa di fare un confronto dei parametri di sua specifica competenza. Per esempio frequenza cardiaca in relazione alla velocità del test, che incrementa in maniera graduale. Dall’altra parte si analizzano il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica. Confrontando i vari risultati, si cerca di ridurre le variabili e i difetti dei test presi singolarmente. Insomma, lo sportivo potrà effettuare il test Conconi e il test di consumo di ossigeno in una sola volta. Allo stesso tempo, si ottiene anche l’assetto metabolico, valutato dal biologo nutrizionista Alberto Vincenzi.

test cozzini-vincenzi

Qual è il contributo specifico del dottor Alberto Vincenzi?

Il biologo-nutrizionista sportivo analizza il consumo del respiro. Ovvero quanto ossigeno si consuma e, di conseguenza, la produzione di CO2. Da questi dati si ottiene il preciso consumo metabolico. Si tratta di un dato molto importante per stabilire l’effettivo dispendio di zuccheri e grassi da parte del soggetto. Normalmente a basse intensità è maggiore il consumo di grassi. Maggiore è l’intensità dello sforzo, maggiore sarà, invece, quello di glucidi. Ad altissime intensità (soglia), dunque, il corpo brucia quasi totalmente zuccheri. Grazie al calcolo della potenza lipidica o fat-max è possibile comprendere quanti grassi e quanti zuccheri utilizza il soggetto sotto sforzo.

A quali intensità e fino a che punto riesce a utilizzare i grassi come combustibile. Il fatto di allenare il corpo a bruciare grassi anche a intensità più elevate, permette all’organismo di risparmiare zuccheri e tenerli come “riserva”, specialmente per la gare di ENDUrance. Conoscere questo aspetto nel singolo atleta, permette di fornire indicazioni utili per migliorare l’allenamento e iniziare anche ad “allenare” la flessibilità metabolica. Ciò significa che l’atleta, a un certo punto, potrà essere in grado di “shiftare” il tipo di combustibile da impiegare durante la prestazione fisica.

di Anna Celenta

condividi

commenti

Ancora nessun commento inserito. Vuoi essere il primo a commentare?

scrivi commento

scelti per te

adv
adv
vai su

Endu

rispettiamo l'ambiente

Questa schermata consente al tuo schermo di consumare meno energia quando la pagina non è attiva.

Per continuare a navigare ti basterà cliccare su un punto qualsiasi dello schermo o scorrere la pagina.

Clicca qui se invece vuoi puoi disabilitare questa funzionalità per i prossimi 30 giorni. Si riattiverà automaticamente.
Info
Trovata una nuova versione del sito. Tra 5 secondi la pagina sarà ricaricata
Attendere...

Se non vuoi attendere clicca questo link