Sport appeal non sex appeal

Sport appeal non sex appeal

Anna Celenta

Leggendo un articolo su http://europe.newsweek.com mi è subito venuto in mente un corso per giornalisti cui ho partecipato circa un anno fa dal titolo: “Errori di genere. Informazione e stereotipi”. Al corso emersero diversi punti , tra cui anche l’ambito sportivo, e furono fatti degli esempi sia per immagini sia attraverso titoli di giornali dove, diversamente da […]

26 Ottobre 2016

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Leggendo un articolo su http://europe.newsweek.com mi è subito venuto in mente un corso per giornalisti cui ho partecipato circa un anno fa dal titolo: “Errori di genere. Informazione e stereotipi”.

Al corso emersero diversi punti , tra cui anche l’ambito sportivo, e furono fatti degli esempi sia per immagini sia attraverso titoli di giornali dove, diversamente da atleti maschi, le atlete erano prima “belle” e poi, tra le righe, emergeva che erano anche “brave”. Sembra che la pratica non sia diffusa solo in Italia se l’agenzia fotografica americana Getty Images insieme alla fondazione caritatevole sportiva Women’s Sport Trust ha deciso di avviare il progetto “Sport Appeal not Sex Appeal”.

Lo scopo del progetto è quello di incrementare la visibilità delle atlete nell’immaginario collettivo, focalizzandosi sulle loro abilità sportive e non sull’avvenenza fisica. Getty Images metterà a disposizione gratuitamente per le scuole, le università e le organizzazioni no-profit alcune immagini che rappresentano donne sportive intente nella loro pratica seguendo delle linee guida. Altre immagini saranno disponibili per i media anche per uso commerciale, ma sempre seguendo delle precise indicazioni.

Linee guida delle immagini per il progetto:

  • Sport appeal non sex appeal: focus sull’abilità, la forza, la velocità, la passione per lo sport anziché sul look e sull’aspetto fisico delle atlete.
  • Diversificazione: catturare le atlete di diverse discipline sportive.
  • Autenticità: immagini credibili che rappresentino le atlete per come desiderano essere viste realmente.
  • Partecipazione: invogliare chiunque sia coinvolto nella produzione, diffusione e utilizzo delle immagini a diventare parte del cambiamento.
  • Sempre di più: più immagini vengono scattate, maggiore sarà la loro diffusione e la propagazione del messaggio.
  • Lasciarsi andare: essere creativi e cercare nuova creatività per trasmettere e diffondere il messaggio. 

E tu cosa ne pensi? Sei un atleta o un’atleta e desideri far sapere la tua opinione agli amici e amiche sportive di ENDU. Lascia un tuo commento sotto l’articolo o sulla nostra pagina Facebook.

di Anna Celenta

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