Dalla “Poltrona” alla Maratona

Dalla “Poltrona” alla Maratona

Simone Diamantini

Sembra una frase a effetto… ma come si fa ad andare dalla poltrona e arrivare rapidamente alla maratona?

20 Dicembre 2021

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Sicuramente dal punto di vista metodologico è una “pazzia”, da quello fisico è un rischio elevato, mentre da quello psicologico può essere uno stimolo “super sfidante”.

Il problema reale è che spesso i sedentari sopravvalutano le proprie capacità e sottovalutano la lunghezza di una maratona.

Per esempio andare in crisi gli ultimi 5 km dopo che ne abbiamo percorsi 37. Vi assicuro che quando le energie vengono meno anche solo 5 km possono essere difficili, se non impossibili, da terminare.

Il fatto di voler provare a finire una maratona, da neofiti, è sicuramente oggi più che un obiettivo salutistico un traguardo dettato dalla moda e “dall’essere cool”, almeno inizialmente.

Quindi il compito di noi coach è di guidare questi “nuovi” sportivi verso una modalità progressiva e il meno impattante possibile.

Anche questi “crazy man and woman” hanno bisogno di un metodo. Un metodo che provi a raggiungere il goal partendo dalla condizione di beginner. Il tempo minimo, se si parte realmente da nulla, è di circa 4-6 mesi. Dipende ovviamente dallo stato di forma e dall’attività sportiva praticata fino ad allora.

Il primo obiettivo è gestire la voglia di superarsi continuamente e di non farsi male. Il corpo è sottoposto a delle leggi naturali che chi non è abituato a gestire pensa siano simili a quelle dei computer o della matematica.

Una volta educati, questa atleti sono da gestire con un programma progressivo, misurato e che eviti di farli entrare nel campo delle statistiche (sotto la voce infortunati).

Come iniziamo?

Le prime settimane dovranno essere dedicate alla valutazione della tecnica di corsa, della condizione fisica e dell’aspetto muscolare (core stability ecc.). Superate queste semplici valutazioni sarà più semplice descrivere un piano plurimensile per accompagnarli verso il sogno.

TAKE ON MESSAGE

  • La progressione del carico (load) non può mai essere più del 6-8% ogni circa 2 settimane.
  • Inserite nella vostra routine l’uso di automassaggio prima e dopo ogni allenamento e le posture.
  • Inserite una volta ogni 2 settimane un massaggio o un trattamento da un vostro specialista di fiducia.
  • Adottate una routine di esercizi semplici, ma efficaci, per gestire la core stability, le caviglie e le anche (il disequilibrio in genere).
  • Al primo problema fisico rallentate.
  • Fatevi seguire passo dopo passo da un coach esperto anche solo per dei consigli.
  • Cercate di usare questo “big goal” non solo come singolo obiettivo ma come stimolo per far sì che la corsa (o anche la corsa) diventi parte della vostra vita.
  • Che siate sovrappeso o in forma adottate un’alimentazione adeguata per supportare questo nuovo stress metabolico-muscolare, soprattutto se siete over 40.

www.coachdiamantini.com  Simone Enzo Diamantini

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commenti

si mi e piaciuto questo post. L'obbiettivo da raggiungere e arrivare al traguardo senza stare male e una cosa che mi sono prefissato in ogni gara che ho fatto era prendermi la mia meritata medaglia di partecipazione senza strafare.

Alessandro Mentesana - 2022-02-25 17:18:13

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