9 spunti per l’integrazione in corsa.
Farò un piccolo preambolo prima di darti 9 spunti di integrazione in corsa, tanto quanto in allenamenti lunghissimi, poco cambia se in bici o a piedi, tanto quanto anche in vasca per allenamenti oltre l’ora e mezza. Sono curioso, mi piace guardare gli atleti durante le gare e spiarne i modi, la preparazione della zona […]
Farò un piccolo preambolo prima di darti 9 spunti di integrazione in corsa, tanto quanto in allenamenti lunghissimi, poco cambia se in bici o a piedi, tanto quanto anche in vasca per allenamenti oltre l’ora e mezza.
Sono curioso, mi piace guardare gli atleti durante le gare e spiarne i modi, la preparazione della zona cambio nel triathlon, come attaccano il pettorale per una corsa, un po’ come un vecchietto da cantiere studio nuove modalità e critico (mentalmente almeno!) quando vedo errori lapalissiani. Si impara sempre qualcosa dal prossimo, sia nel bene, una cosa che ci servirà, che nel male, una eviteremo come la morte, sicuro!
E quindi qualche giorno fa, in un giorno di riposo sono sceso sotto casa sulla “mitica” Restera del Sile, Treviso, ad osservare il passaggio della stracittadina, una 10k non competitiva e la half marathon, con quella mezza invidia/sofferenza per la mancata partecipazione e la flemma del mio periodo post stagione di triathlon.
Tra tante facce note, foto scattate e cinque distribuiti ad amici per incitarli, ho notato anche una runner che al km 19 “recava a se” non un mazzolino di fiori bensì un gel mezzo sbevucchiato con la chiara idea di diluirlo lungo i km che la portavano all’arrivo, e l’umarel dentro di me ha rischiato il coccolone! (Spoilero andate al punto 4!!!)
Tornando all’integrazione in corsa, possiamo dividere almeno 3 macro mondi, idratazione, costruzione, energia.
Del primo mondo vi ho accennato quest’estate richiamando l’importanza in 7 spunti, della costruzione parleremo un’altra volta, oggi “punto” dalla runner sopracitata ti lascio qualche spunto per l’energia. Ecco alcune riflessioni o regole che ti aiuteranno a capire come potrai agire meglio nella gestione dell’energia.
1) il grosso del glicogeno per una gara o lungo (non fa differenza…) lo accumuli con i pasti e spuntini nelle 48 ore precedenti. Inutile svegliarsi alle 3 di notte per farsi 300 gr di pasta in bianco, retaggio degli anni del ciclismo eroico, il nostro organismo può stoccare fino ad una certa quantità di glicogeno, ed è un meccanismo che richiede tempo, non un travaso veloce e tardivo.
2) per quante calorie proverai ad assimilare in supplementazione (barrette, gel, frutta secca o altro) non parificheremo mai le kcal consumate con quelle assimilate, inutile prendere 10 carbo gel in una maratona, cartucciera da moicano per trasportarle a parte.
3) quando sentirai la sensazione di fame sarà già tardi. Lo stomaco sarà già fuori servizio e non ci sarà nessun gel miracoloso che potrai assimilare; in condizione di stress il corpo “spegne” la vascolarizzazione a ciò che non è utile, sul podio la digestione! Necessario quindi temporizzare gel e barrette così da ricordare all’organismo la necessità di digerire almeno zuccheri. Il timing ideale per evitare cali glicemici è ogni 45 minuti.
4) gli zuccheri dei carbo gel sono a rilascio differenziato e prolungato, quindi distribuirli con piccoli sorsi in diversi km non fa altro che rubare sangue ai muscoli per accendere tante volte lo stomaco e digerire questi sorsini.
5) la principale differenza tra i vari carbogel è prenderlo o non prenderlo, ne troverai di più o meno digeribili per te, ma sono tutti tarati per l’assimilazione veloce, difficilmente ne troverai uno miracoloso che risolverà la gara, è più importante che il gusto ti piaccia e l’intervallo tra uno e l’altro.NB. Se trovi in un pacco gara un campione tienilo per un allenamento, nessun test deve arrischiare la riuscita!
6) ci sono correnti di pensiero contrastanti sulla necessità di bere acqua o meno dopo i carbo gel, io riesco a digerirli “a secco”, dopo anni di pratica svuoto la confezione in bocca, allungo con la saliva e deglutisco. Chi avesse intolleranze alle maltodestrine avrà necessità di bere acqua per diminuire il rischio di abbracciare un Sebach e perdere qualche minuto di gara. Diventa quindi ancora più importante per i primi test trovare il giusto prodotto ed avere un consulto di qualcuno di tecnico in un negozio di integratori, per acquistare in rete c’è sempre tempo anche se la competenza va premiata.
7) non gettare per terra la carta!!! Almeno aspetta di arrivare al ristoro e provare a fare canestro sui cestini, male che andasse la zona verrà ripulita mentre nel resto del percorso rimarrà il cadavere del tuo passaggio poco urbano.
8) soprattutto in maratona c’è il fatidico “muro” che tra il 30mo e 35mo km può farti sbarellare, un carbogel ad azione immediata, con alta percentuale di glucosio/destrosio ti farà ripartire più velocemente e se preso per tempo (dopo la solita routine di 45’ durante il resto della gara) potrebbe farti saltare a piè pari la difficoltà.
9) la regola aurea per una sana alimentazione è “colazione da Re/gina, pranzo da Principe/ssa , cena da poveretto/a, quindi sebbene non sia necessaria la pasta ore prima della gara, sedersi con i piedi sotto la tavola appena svegli è una buona consuetudine sempre, non solo per gare e lunghissimi, per i quali consiglio una routine identica al giorno dello sparo, ma quotidianamente facendo in modo di partire per un viaggio sportivo o lavorativo con un serbatoio pieno, che faremo arrivare al minimo necessario per non andare in riserva con la cena. Non lasceremo kcal in eccesso che come da un meme che adoro non sapendo cosa fare “ i carboidrati ti danno energia, ah non ne hai bisogno? si appoggiano un attimo qui, sul sedere”…
Photo by asoggetti
Andrea Toso - 2018-11-14 12:44:12