Off season: sei podista o triatleta?

Off season: sei podista o triatleta?

Simone Diamantini

Off season: il momento adatto per fare i nostri piccoli grandi cambiamenti che ci consentiranno di far crescere, nella stagione agonistica futura,  la nostra performance.

7 Dicembre 2021

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Siamo ancora in off season oppure abbiamo appena iniziato la preparazione?

E’ comunque questo il momento adatto per fare i nostri piccoli grandi cambiamenti che ci consentiranno di far crescere, nella stagione agonistica futura,  la nostra performance.

Cambiare la bicicletta o la sua posizione biomeccanica, cambiare coach o solo modello di allenamento, le scarpe da corsa o la tecnica di nuoto, fare potenziamento con pesi o a carico naturale, ecc..

Perché fare le modifiche in questa fase?

Perché i ritmi saranno sicuramente più lenti, le tensioni muscolari non saranno troppo intense e di conseguenza è più facile e meno rischioso inserire delle novità nella preparazione,  nella tecnica esecutiva delle tre discipline o nei materiali.

Quindi anche se il momento di off season dovrebbe essere una fase in cui in realtà non si fa’ attività motoria o si fanno cose alternative rispetto al proprio sport diventa necessario ponderare bene le azioni future del nostro “passatempo sportivo”.

Il corpo, ma forse più la mente, ha bisogno di riposo e nello stesso tempo in questa fase in cui non si ha un programma, si da’ libero sfogo alla fantasia e al recupero.

Ma è proprio nelle fasi di riposo che si possono fare delle valutazioni “strategiche” su cosa cambiare nella propria programmazione, per renderla più divertente o più specifica o  anche ambiziosa.

Vediamo due approcci, del momento inziale della stagione, differenti ma entrambi validi: quello del podista e quello del triatleta.

Off season del podista

In questa fase abbiamo dovuto fare un’analisi chiara ed efficace della stagione passata: di quello che è andato bene e di cosa dobbiamo migliorare.

Sicuramente se abbiamo avuto un numero di stop eccessivi (lavoro, piccoli infortuni, malattie da raffreddamento) dobbiamo cercare di migliorare quello che gli anglosassoni chiamano “consistency”… cioè la consistenza o meglio la continuità. E’ meglio fare 3 allenamenti a settimana che 2 con il medesimo chilometraggio totale.

In sintesi i consigli che posso dare:

  • Programmare con attenzione le gare e i periodi agonistici in genere.
  • Non farsi trascinare dall’entusiasmo su quantità o qualità.
  • Se incrementiamo qualità o quantità mai più del 7-8% per stagione.
  • Introdurre una disciplina alternativa (nuoto, sci nordico, o ciclismo anche indoor).
  • Eseguire sempre automassaggio e posture prima e dopo corsa.
  • Fare un programma di prevenzione (20’ di durata) a corpo libero (core stability).
  • Valutare il proprio indice di massa corporea (massa magra e grassa).
  • A seconda del vostro numero di allenamenti prevedere un massaggio ogni 2-3 settimane (anche più frequente).
  • Programmate come se doveste consigliare al vostro miglior amico, sarete più obiettivi.
  • Utilizzate come diario di allenamento una piattaforma elettronica per memorizzare gli allenamenti ed avere una migliore valutazione d’insieme nel medio periodo.

 

 

Off season del triatleta

Le variabili e i cambiamenti che può fare un triatleta sono sicuramente di numero maggiore. Forse è proprio per questo motivo che questa disciplina ha un grande appeal, la capacità di essere sempre diversa.

A seguito di un’analisi della stagione passata, speculare al podista, sulle cose andate bene e su quelle da migliorare.

I consigli che posso dare:

  • Decidere se fare gare Draft o no Draft (principalmente).
  • Programmare con attenzione le gare o/e i periodi agonistici (molte gare sono già a rischio “all booked”).
  • Comprare o sistemare biomeccanicamente la nostra “specialissima” (posizione biomeccanica).
  • Investire tempo sul miglioramento della frazione natatoria (almeno il primo mese).
  • Avere un programma di allenamento di prevenzione (20’ a corpo libero).
  • Eseguire dopo e prima di ogni allenamento run Automassaggio con Foam roller.
  • Stabilire un programma sopportabile e non stressante con un giorno di riposo (jolly).
  • Strutturare la possibilità di allenamenti indoor di ciclismo con strumenti adeguati.
  • Utilizzare come diario di allenamento una piattaforma elettronica per avere un “big picture” del programma che stiamo eseguendo, eseguito ed eseguiremo. Ci aiuta ad evitare gli stessi errori.
  • Affidarsi ad un coach competente che guidi l’allenamento.

Simone Diamantini 

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