Oceanman Greece: il racconto di Paolo

Oceanman Greece: il racconto di Paolo

Paolo Orestilli

La penisola del Mani è un paradiso terrestre all’estremo sud della Grecia, nonché dell’Europa continentale.

3 Luglio 2019

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Un luogo al di fuori delle principali rotte turistiche, fieramente difeso da una natura selvaggia di fitta vegetazione e aguzze scogliere. Lungo le poche strade tortuose minuscoli villaggi si ergono come eroici fortini, a testimoniare l’orgogliosa discendenza da un popolo guerriero.

La bellezza “epica” di questo luogo incontaminato è senza dubbio il valore aggiunto della “Oceanman Greece”, settima tappa dell’omonimo circuito internazionale di nuoto in acque libere.
Il campo gara è allestito all’interno della baia di Itilo, un’insenatura di ampie dimensioni che sembra concepita per questo scopo: acque cristalline, fondali meravigliosi e quasi totale assenza di traffico navale.

Il viaggio dall’aeroporto di Atene, per quanto lungo, è parte integrante dell’esperienza.

Fuggiamo dal traffico della capitale verso Corinto e quindi nel cuore del Peloponneso, attraverso Tripoli e Sparta. Avvicinandosi alla meta, il paesaggio è sempre più affascinante e culmina con l’improvvisa vista panoramica della baia, in tutta la sua bellezza, all’ora del tramonto.

Il sabato si aprono le danze: il compagno di squadra Paolo esordisce nella distanza Sprint (2km).

Lo attendiamo all’arrivo e ne approfittiamo per recuperare il materiale tecnico in segreteria. L’atmosfera è quella di una festa in riva al mare: musica, persone da tutto il mondo (35 nazioni rappresentate) ed un’unica grande passione per il nuoto. Alcuni li ho incontrati solo una settimana prima, in occasione della Oceanman lago d’Orta, altri sono nuovi amici ed altri ancora sono addirittura amici “virtuali” di Strava che incontro di persona per la prima volta!

La tentazione di camminare, nuotare e girare in lungo e in largo è fortissima… ma ci aspetta un impegno da non sottovalutare: 10km per me e Lorenzo “Lollone” Guarenghi, 5km per Lorenzo “Lollino” Marchi, Jolanda, Federico e l’amica Mariasole. Ci limitiamo pertanto ad una nuotatina sciolta in mattinata, un pomeriggio di relax, briefing pre-gara nella palestra della vicina Areopoli ed un’abbondante (pure troppo) cena pre-gara.

Oceanman Greece

Federico, Jolanda, Lorenzo, Paolo, Lorenzo

Io e Lollone siamo i primi a partire, alle 8.30 del mattino. Per una volta la tensione della partenza sembra stemperarsi: è tutto troppo bello per preoccuparsi della gara! Il nostro percorso prevede 2 giri lungo il perimetro dell’insenatura, da percorrere in senso antiorario.
Un ingorgo in partenza mi distacca dal gruppo dell’amico Andrea Fioresino, riferimento per me e per tanti frequentatori delle acque libere. Non riuscendo a colmare il distacco, punto ad un gruppo più vicino e rientro con successo sui 3 nuotatori. Lorenzo mi segue a ruota. Procediamo a passo costante per tutto il primo giro che vola letteralmente: non ricordo di aver mai nuotato 5km così piacevolmente.
Il secondo giro è molto più trafficato in quanto recuperiamo diversi partecipanti della Half Oceanman (5km) partiti dopo di noi. Nella confusione delle cuffie e dei sorpassi devo mantenere la massima concentrazione per non perdere di vista i miei compagni di viaggio.
Le condizioni del mare all’interno della baia cambiano in continuazione a causa del vento e delle correnti, così ci ritroviamo a percorrere il tratto finale con vento ed onde, per accontentare anche i gusti di chi ama il nuoto in mare anche in condizioni difficili. Io fatico parecchio ma stringo i denti ed arrivo insieme a Lorenzo ed al resto del gruppetto. Chiudiamo rispettivamente in 23ma e 22ma posizione.

Un po’ storditi dalle onde veniamo accolti dalla stessa atmosfera di festa del giorno prima, abbracciamo i nostri compagni di viaggio e veniamo intervistati a caldo dalla speaker della manifestazione. Incontriamo il Lollino che è stato costretto al ritiro a causa di problemi allo stomaco. Federico, Mariasole e Jolanda concludono la 5km con grande entusiasmo e soddisfazione.

Approfittiamo del pomeriggio libero per visitare il resto della penisola, scoprendo ulteriori paesaggi meravigliosi, spiagge deserte e paesini apparentemente disabitati. Concludiamo questa trasferta memorabile con una gloriosa cena a base di pesce, rigorosamente in riva al mare.

Non posso che consigliare questa esperienza a chiunque ami il nuoto in acque libere.
Quanto a me, devo per forza mantenere la promessa che la speaker mi ha strappato durante l’intervista a fine gara: ritornare il prossimo anno!

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