Ho comprato l’e-Bike: e adesso?

Amici di Endu, benvenuti a questa nuova puntata di School of cycling. Oggi esploriamo il mondo elettrico con questa puntata per tutti, dedicata a chi ha appena acquistato una e-bike e si approccia al mondo della mobilità elettrica soft, sia su fuoristrada che non.

Redazione ENDU

Amici di Endu, benvenuti a questa nuova puntata di School of cycling. Oggi esploriamo il mondo elettrico con questa puntata per tutti, dedicata a chi ha appena acquistato una e-bike e si approccia al mondo della mobilità elettrica soft, sia su fuoristrada che non.

Qui c’è la mia e-MTB e immaginate che io l’abbia appena comprata: vi darò le prime ditte per partire da zero con una nuova bici elettrica. E voi che ne sapete un po’ di più, seguitemi perché potrete scoprire qualche chicca.

Non appena abbiamo comprato una bici nuova, o un’e-bike, siamo elettrici anche noi per la contentezza. Ma ci sono alcune cose da fare prima di guidarla:

Il settaggio iniziale

  • Controllo viti manubrio e che tutto funzioni bene.
  • Montaggio e/o scelta dei pedali (a clip o no).
  • Posizionamento in sella basico: per cominciare basta guardare la distensione della gamba da seduti col pedale verso terra. Basta che sia distesa ma non troppo.
  • Controlliamo anche la linea delle braccia che vanno verso il manubrio e le leve freno e che la posizione sia confortevole.
  • Capiamo le informazioni sul display e controlliamo anche quello.
  • La pressione delle gomme (consiglio,  compratevi una pompa da pavimento con tanto di manometro della pressione)

Capiamo come funziona l’assistenza alla pedalata

Avete comprato la e-bike ma non partite andando sempre “a manetta” con l’assistenza in turbo! Cerchiamo di capire come funzionano i vari livelli di assistenza.

Vi ricordo poi che bisogna pedalare per avere l’assistenza, l’e-bike non è un motorino (anche se se ne vedono certe in giro che sembrano scooter) e, per legge, la velocità di assistenza è limitata a 25 km/h. Cerchiamo ora di conoscere e di utilizzare al meglio i livelli di assistenza.

  • ECO È il livello di assistenza più basso, con una spinta che corrisponde solitamente al 40/50% della forza impressa da chi pedala. Si devono usare di più le gambe, ma è anche il livello che garantisce la massima durata della batteria. Le stime di autonomia dichiarate, di solito, si basano su questa impostazione
  • TOUR La via di mezzo che va bene un po’ per tutto, per arrivare in tempi relativamente brevi ai 25 km/h massimi, per fare meno fatica, o per superare piccoli saliscendi (colline, cavalcavia ecc.). La spinta in questo caso corrisponde circa al 100% della potenza muscolare: il motore eroga la stessa forza che mettiamo noi nel pedalare. L’autonomia della batteria, naturalmente, ne risente
  • SPORT Modalità per salite impegnative, per chi cerca lo scatto alla partenza o ha poca voglia di muovere le gambe. La percentuale di potenza erogata si aggira attorno al 150/170%
  • TURBO La più dispendiosa in assoluto, riduce moltissimo le prestazioni della batteria, perché eroga fino a un massimo del 300%, quindi tre volte la forza impressa sui pedali (nei limiti dei 250W di potenza del motore, naturalmente)

Su diverse ebike troviamo anche la modalità “Walk” che permette, con la pressione di un tasto, di attivare il motore senza pedalare e raggiungere una velocità massima di 6 km/h. Questa funzione è utile nelle ripartenze in salita o quando si debba spingere la e-mtb su un tratto in salita esposto o troppo sconnesso.

L’e-bike, con l’assistenza, può essere agile come una bici da corsa ma anche pesante se la incliniamo troppo. Non dimentichiamo che un’e-Bike, di norma. ha un peso compreso tra i 20 e i 25 chili, motore e batteria inclusi. Quindi bisogna saperla un po’ guidare e bilanciare bene i pesi.

Efficienza di pedalata 

  • uso del cambio
  • giusti rapporti e agilità

Con una e-bike importante pedalare in modo regolare, senza colpi eccessivi sui pedali come si tenderebbe a fare su una bici normale in salita, ovviamente stando sotto i 25 km/h e lasciando che il motorino assista la pedalata in modo continuativo. Con un rapporto agile e il massimo dell’assistenza cioè non è necessario spingere troppo sui pedali ma basta mantenere una pedalata rotonda e regolare per innestare il motorino e sentire che si riduce lo sforzo e si sale uniformemente.

  • in salita (basi)
  • in discesa: il motore centrale aiuta ad avere pesi equilibrati: se avete il motore dietro o la batteria sul portapacchi dovete fare molta più attenzione. 

In collaborazione con Volkswagen Veicoli Commerciali

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