Etanolo, come incide sul nostro fisico?

Etanolo, come incide sul nostro fisico?

Veronica Signorini

Etanolo o alcol etilico, oggi parliamo di alcol nell’alimentazione, sia di sportivi che dei sedentari. Un paio di notizie importanti che aiuteranno le scelte

10 Marzo 2021

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“è scientificamente provato che un aperitivo patatine e birretta non salveranno il mondo, ma la giornata sicuramente si”
(Dal Web)

Ne abbiamo parlato già nella puntata di Miti da Sfatare con Laura Scaravonati ed Angelo Furlan, ed andiamo ad approfondire l’argomento.

L’aperitivo è ormai diventato una tradizione. Tanto che per cercare un minimo di normalità, tanti lo ripropongono anche a casa.

Ma come incide sul nostro fisico?

È ovvio che un aperitivo a settimana, così come un bicchiere di vino ai pasti, non abbiano mai rovinato nessuno, ma quando queste abitudini diventano una costante, qualche controindicazione la possono avere.

Bisogna dire che quando si parla di alcol si intende l’etanolo o alcol etilico, e che il grado alcolico non è altro che il volume percentuale di etanolo contenuto in una bevanda. Per conoscere a quanti grammi di alcol corrisponde tale valore, è sufficiente moltiplicarlo per la densità dell’etanolo (0,79 g/cm3).

Prendendo in considerazione, ad esempio, un vino di 12 gradi (ovvero con 12 ml di etanolo ogni 100 ml) ricaviamo che in 100 ml di prodotto sono presenti 9,48 g di alcol.

etanolo

l’ottimista è colui che vede nella grandine una buona partenza per un mojito

Dal momento che nel nostro organismo l’ossidazione di un grammo di etanolo libera circa 7 KCal, un litro del vino in esame fornirà circa 665 calorie. La stessa valenza energetica di 2 etti di riso… (vi ricordate i calcoli calorici di Iader Fabbri al supermercato?)

Se dal punto di vista energetico, sembrano essere la stessa cosa, la differenza tra i due cibi sta nel fatto che, una volta ossidato, l’etanolo libera una quantità notevole di energia senza però fornire ulteriori nutrienti: non ha quindi nessuna valenza dal punto di vista nutrizionale.

Inoltre, a differenza di carboidrati, lipidi e proteine, ha un bassissimo indice di sazietà quindi non sostituisce le calorie ma ne aggiunge solamente altre.

Ora veniamo alla domanda che ci attanaglia tutti: l’alcol fa ingrassare?

La risposta è SI.

L’acetato derivato dal metabolismo dell’etanolo, infatti, blocca del tutto la lipolisi e la “de novo lipogenesi” (sintesi di acidi grassi da diversi substrati), in quanto lo smaltimento dell’alcol etilico ha la precedenza in quanto è considerando un elemento tossico per il nostro organismo, di conseguenza la sintesi di tutti gli altri nutrienti diventa di secondaria importanza. Così i carboidrati non vengono più utilizzati a scopo energetico, ma vengono convertiti direttamente in grassi di deposito.

Il nostro consiglio?

Limitare gli aperitivi a due a settimana, evitare soprattutto noccioline o patatine, alimenti molto salati e raffinati, tanto da essere trasformati direttamente in grassi di deposito su fianchi e addome,  prediligere magari un bel pinzimonio di verdura oppure olive, oppure affettati magri come prosciutto crudo e speck oppure qualche pezzo di grana o parmigiano.

Un’altra strategia per “limitare i danni” potrebbe essere quella di non consumare carboidrati durante il pranzo o la cena, nel caso in cui si preveda il consumo di vino o alcol in genere.

In ogni caso, ricorda: il consumo di alcol è sempre da considerare come sgarro!

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