Estate. Re Stelvio. Luna piena. Notte chiara, limpida, fresca.

Estate. Re Stelvio. Luna piena. Notte chiara, limpida, fresca.

Redazione ENDU

“Jean-François, ciclista da sempre, praticante da quando è uscito da un negozio con la sua prima bicicletta da corsa nel giugno 2013, è un appassionato avventuriero alla scoperta del paese più bello del mondo, l’Italia. Suo paese d’adozione, essendo belga di nascita. Sempre pronto a pedalare per scoprire nuovi luoghi e itinerari, in amicizia e […]

3 Agosto 2018

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“Jean-François, ciclista da sempre, praticante da quando è uscito da un negozio con la sua prima bicicletta da corsa nel giugno 2013, è un appassionato avventuriero alla scoperta del paese più bello del mondo, l’Italia. Suo paese d’adozione, essendo belga di nascita. Sempre pronto a pedalare per scoprire nuovi luoghi e itinerari, in amicizia e per fare nuove amicizie. Dopo le prime Granfondo, classiche e meno, partecipazione alla Maratona dles Dolomiti, e alle prime edizioni della Chase the Sun Italia, Jean-François ha scoperto la sua anima di randonneur. 

Jean-François de Jaegher, classe 1965, vive e lavora a Milano. Sposato, tre figli e due gatti; tutti stoicamente sopportano la sua passione per la bicicletta.” 

Scenografia spettacolare per l’ultimo atto, ultimi chilometri, ultima salita di questa randonnée, di questa sfida.

Arranco sui famosi 48 tornanti, con oltre 1500 chilometri nelle gambe; sei giorni tra Italia, Svizzera e Francia.

Solitario, spengo le luci, gli occhi si adattano al chiarore della luna. L’Ortles, maestoso, è lì a spronarmi. Nessuno. Non una moto, una macchina. Dietro, a fondo valle, vedo le luci di altri randonneurs, danzanti come lucciole. Un campanaccio di qualche mucca insonne; anche lei ad incitarmi.

Saluto ogni tornante, accelero, riparto, penso agli occhi verdi che porto nel cuore, ad una macchia color caramello e al morbido bianco che mi attendono. I tornanti si fanno più stretti, le distanze più brevi. Il mio sorriso brilla, la mia gioia cresce.

Ultime pedalate, la Cinelli va da sola. Eccomi a 2760mt, al Passo dello Stelvio, all’arrivo della Randonnée Alpi4000. Sono quasi le due del mattino di sabato; 138 ore e 56 minuti dopo la partenza da Bormio il 22 luglio 2018.

Ce l’ho fatta!

La Randonnée delle Grandi MontagneAlpi 4000 è una delle quattro prove del Gran Brevetto de L’Italia del Grand Tour, orgnizzato dall’ARI – Audax Randonneur Italia. Dopo la 1001 Miglia del 2016 e la 999 Miglia nel 2017, la Alpi 4000 è alla prima edizione in questo 2018; nel 2019 seguirà la 6+6 Isole, tra Sicilia e Sardegna.

Partenza da Bormio, il 22 luglio 2018, ore 7. Oltre 440 partecipanti. Parto con Stefano, compagno di avventure e grandi salite; subito si aggregano altri o ci aggreghiamo noi a loro. La compagnia aiuta, solidarietà nella fatica, nel timore di non arrivare in fondo, nella ricerca di consigli di chi già ha fatto tanta strada, altre randonnée. Ci sono partecipanti da tutto il mondo: Giapponesi, Indiani, SudAfricani, Thailandesi, Taiwanesi, Coreani, Australiani, Russi, Ucraini e, dall’Unione Europea, Belgi, Francesi, Tedeschi, e in maggioranza, Italiani.

Ci sono atleti con trascorsi olimpici in altre discipline, medaglie d’oro, sempre alla ricerca di una sfida. Un gruppo variegato, ma teso a scoprire un itinerario che si annuncia spettacolare. Montagne e salite mozzafiato, dal Piz Bernina, al MonCenisio, dal Col d’Iseran, al Piccolo San Bernardo, e dulcis in fundo il Passo dello Stelvio dal versante di Prato allo Stelvio; grandi laghi, Maggiore, Como, Garda; città d’arte e di storia, Pavia, Cremona, Mantova e Torino, capitale delle Alpi, con passaggio nella splendida Reggia di Venaria; e infine fiumi, costeggiando il Po sugli argini attraverso la pianura Padana.

Il tutto per ben 1518km e 21162mt di dislivello, suddivisi in 16 settori con altrettanti punti di controllo predisposti dagli organizzatori, ottimi nel definire un percorso così lungo e nel gestire tutto l’evento.

E alla fine, nessuna medaglia. Solo soddisfazione e una storia da raccontare.

E un brevetto: Brevetto Mondiale Randonneur per chi avrà completato il tutto entro 140 ore; Brevetto ARI – Audax Randonneur Italia, se entro 158 ore.

Adesso, non resta che aspettare la prossima edizione…..

Jean-François de Jaegher

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