Come organizzare un Tour in Bicicletta

Come organizzare un Tour in Bicicletta

Matteo Montaguti

Matteo Montaguti ci da qualche consiglio su come programmare un Tour in Bicicletta.

25 Giugno 2020

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“La strada per la nostra destinazione non è sempre diritta. Prendiamo il percorso sbagliato, ci perdiamo, ci voltiamo indietro. Forse non importa su quale strada ci imbarchiamo. Forse quello che conta è che ci si imbarchi.”

(Barbara Hall)


In senno alla nostra bici imbarchiamoci in questo viaggio, all’esplorazione di luoghi storici e naturalistici, scopriamo come e con cosa farlo.

Prima di tutto serve un’idea chiara di dove si vuole andare, un punto sulla mappa o sul proprio gps, la casa vecchia della nonna oppure un posto panoramico vicino a casa.

Quando abbiamo chiara la destinazione allora iniziamo a chiederci quanto siamo allenati e coraggiosi (tecnicamente preparati).

Prendiamo sempre in considerazione anche il mezzo di trasporto, perché di estrema importanza se vogliamo scegliere terreni difficili sterrati oppure piste ciclabili asfaltate, o ancora salite dure e discese pericolose. Per tutto c’è una soluzione.

La mountain bike e la Gravel sono adatte al fuoristrada, la City bike alle piste ciclabili, la bici da strada perfetta per i percorsi più lunghi e ondulati.

Ora non ci serve altro che decidere se viaggiare da soli oppure in compagnia…Bene partiamo!

…ma qualcuno di voi si chiederà, se non conosco le strade come faccio a divertirmi?

Quello che voglio descrivervi con questo articolo, e il passaggio successivo: come programmare un tour in bicicletta.

“Le strade possiamo immaginarle come vasi sanguigni, che si collegano a grandi arterie e piccoli capillari in una complicata lezione di anatomia del mondo, e ci permettono di esplorare il nostro territorio.” Cit. Matteo Montaguti

La cosa più difficile nel programmare un tour in bicicletta è senza dubbio la conoscenza del territorio. Quello che scoraggia le persone a partire, spesso e il problema di dove passare per raggiungere la meta. I più esperti utilizzano mappe cartografiche o semplici applicazioni GPS.

Io personalmente mi diverto molto ad utilizzare le diverse applicazioni, perché con la condivisione spesso si riesce a capire se quel percorso è più o meno difficile e consigliato da altri appassionati di bici. Ovviamente saper leggere una carta, una mappa cartografica, significa avere anche senso dell’orientamento, conoscenza dei punti cardinali e in parte del territorio, quindi ci mette al sicuro da ogni imprevisto durante il tour. Le guide cicloturistiche più esperte non partono mai senza la carta topografica del territorio, questo dà più sicurezza al gruppo e senz’altro evita brutte sorprese. Nel caso fossimo sprovvisti di una guida cicloturistica nei dintorni, la cosa migliore e programmare il nostro tour da casa, davanti al computer o il nostro cellulare.

Prima cosa scarichiamo un’applicazione, io personalmente uso “Komoot”; una volta registrati e scaricata la mappa gratuita della propria regione possiamo esplorare i percorsi esistenti, caricati sulla piattaforma da altri cicloturisti, oppure creare il nostro percorso in base al punto di partenza\arrivo e a punti intermedi.

Sembra più complicato di quello che è in realtà; l’applicazione infatti ci permette d’utilizzare le mappe digitali aggiornate (di varie tipologie) e ci consiglia le strade da percorrere col proprio modello di bici.

Una volta completata la pianificazione avrai a disposizione tutte le caratteristiche tecniche del percorso e potrai modificare o confermare la tua scelta salvando la traccia sul proprio dispositivo preferito, cellulare o compiuterino GPS.

In alcuni casi è possibile avviare la navigazione durante il tour, in modo da avere sempre la strada sotto controllo e poter liberare le nostre energie sui pedali, in tranquillità.

Non tralasciamo mai di curare anche l’aspetto della sicurezza mentre pedaliamo, quindi indossiamo sempre casco, occhiali e guanti, equipaggiamo la nostra bici di luci anteriori e posteriori visibili, infine indossiamo indumenti colorati oppure giubbini catarinfrangenti.

Con questo equipaggiamento e una sana voglia di pedalare all’aria aperta possiamo goderci una magnifica escursione in bicicletta sul nostro territorio e scoprire inediti scorci panoramici che spesso si nascondono dietro la frenesia di questa vita.

 

 

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