Correre al buio. Consigli e precauzioni

Correre al buio. Consigli e precauzioni

Beatrice Barbieri

Le giornate si accorciano sia all’inizio che alla fine e il terrore delle mie ragazze è: “E ora che c’è buio, quando farò i miei running? Dovrò per forza smettere”

7 Ottobre 2019

Condividi:

Beh io ad esempio amo e preferisco di gran lunga correre al buio, quando nessuno mi vede. Sono io, solo io, libera di fare, cantare, piangere senza essere vista.

La strada buia è casa per me. 

Un posto del cuore. Lei è sempre lì, a qualsiasi ora, ad accogliere i miei passi, i miei pensieri, i miei problemi, le mie lacrime, le canzoni cantate a squarciagola, i miei salti di gioia…lei c’è, anche al buio.

Lei non cambia. Lei non mente.

Il correre al buio rappresenta un vero momento di pace dell’anima quasi surreale nelle mie giornate.

Correre al buio è magico, incantevole, avvolgente e rassicurante. 

Ovviamente la prima volta avremo paura, forse anche la seconda, ma non tanto perché è buio, quanto perché è una situazione nuova, come quando corriamo in un posto nuovo.

Ogni volta che corro in una città nuova anche io sono un po’ titubante e spaventata, ma già al secondo running il problema è superato.

Stessa cosa vale per il buio.

Basta valutare i possibili rischi e problemi e prendere misure di sicurezza e precauzioni per far sì che tutto fili liscio.

Riusciremo a superare la paura del buio, dell’ignoto, solo correndo. Dovremo m essere più forti delle nostre paure e buttarci. O meglio, l’obiettivo e la voglia di correre e di portare avanti la vostra passione deve superare la paura.

Per correre al buio possiamo usare degli accorgimenti, quali:

  1. Spray al peperoncino: ora è legale e mette ko chiunque.
  2. Catarifrangenti: indossiamo almeno un indumento con parti che si illuminano con fari di auto e lampioni così saremo sempre visibili. Possiamo trovare anche bracciali da attaccare a polsi e caviglie e in più i nostri marchi preferiti producono linee d’abbigliamento running apposta per il buio. Io ho scelto la linea Lite-Show: leggings, felpa termica e giacca con inserti che riflettendo la luce come dire, ci rendono tutte luminose. In più Asics fa persino le scarpe con dettagli riflettenti: io ho scelto le Gel Cumulus 21 LS, e della stessa linea LS esistono anche le nimbus 21 e le Kayano 26.
  3. Luce frontale: sono in commercio torce da braccia o da petto o da testa per illuminare il nostro percorso e renderci ancor più visibili.
  4. Scegliamo di correre su piste ciclabili o cerchiamo strade e percorsi buoni in termini di illuminazione, sicurezza stradale e protezione. Io sinceramente ho più paura a correre di giorno su marciapiedi o in campagna con macchine  che sfrecciano senza rispetto, fanno sorpassi rischiosi…
  5. Teniamo il telefono pronto: sempre a portata di mano, non seppellito sotto strati di vestiti. Magari già impostato su una chiamata.

Volete sapere il segreto per riuscire a correre al buio?

Dobbiamo prima scavalcare il muro di paura di conoscere noi stesse. Dobbiamo essere le madri di noi stesse. Dobbiamo essere consapevoli che tutto può accaderci in ogni momento.

ANCHE ALLE 12.30 DI MARTEDI’ POMERIGGIO IN UN CENTRO AFFOLLATO.

Dobbiamo correre finché non ci sentiamo “a casa” con noi stesse.

Capito?

Spesso la paura che non vediamo è quella di stare sole. Perché abbiamo paura di noi stesse. Di non saperci proteggerebbe. Di non saper far fronte alla situazione. Dovremmo credere più a noi stesse e a quello che sappiamo darci DA SOLE. Così noi diventeremo la nostra casa e capiremo che, alle 5 am, essere al “riparo” nella nostra abitazione o essere al “riparo” di noi stesse è uguale.

Quanti casi di furto nelle ablazione avvengono di notte mentre crediamo di essere al sicuro?

Dai ragazze!

Se diamo retta alla paura, non facciamo più nulla.

Non devono vincere “loro”, quelli che violentano.

Dobbiamo vincere noi, quelle che sanno difendersi, quelle che sanno che potrebbe accadere, quelle che hanno voglia di vivere e non di farsi derubare di momenti di vita INTENSI.

Ho corso col buio ad Ibiza, a Londra, a Cambridge, a Firenze, a Roma, a Milano, a Miami, a cavalese…insomma non c’è posto che mi faccia più paura del dovermi fermare per una paura.

Mi spiego?

I rischi o i mostri che ci fermano, elenchiamoli:

  • incontrare sconosciuti 
  • Essere aggrediti
  • Cani
  • Animali 
  • Topi
  • Cadere perché non vediamo la strada

Tutti risolvibili con le precauzioni che vi ho elencato sopra…

Sostanza: crediamo in noi, facciamo pace dentro di noi, siamo il nostro pilastro e razionalizziamo.

Non perdiamo tempo e vita per paura…

Poi noi corriamo più veloci di un malintenzionato ;)

condividi

commenti

Grazie Beatrice Barbieri per questo articolo, diventare una albarunner è uno dei miei propositi, non è semplice per via della disciplina della sera prima, ma ci provo ogni volta a migliorare, per auto aiutarmi ho letto il libro Miracle Morning di Hal Elrod, ma ora trovare te e i tuoi consigli mi hanno dato la spinta che mi mancava... Grazie per essere un'ispirazione...tanta ammirazione per te. Sei bravissima.

Karem Diaz - 2023-08-15 22:06:07

leggi commenti

scelti per te

adv
adv
vai su

Endu

rispettiamo l'ambiente

Questa schermata consente al tuo schermo di consumare meno energia quando la pagina non è attiva.

Per continuare a navigare ti basterà cliccare su un punto qualsiasi dello schermo o scorrere la pagina.

Clicca qui se invece vuoi puoi disabilitare questa funzionalità per i prossimi 30 giorni. Si riattiverà automaticamente.
Info
Trovata una nuova versione del sito. Tra 5 secondi la pagina sarà ricaricata
Attendere...

Se non vuoi attendere clicca questo link