“Il Drali” e la sua officina. Storia di una passione a due ruote

“Il Drali” e la sua officina. Storia di una passione a due ruote

Redazione ENDU

Un po’ bottega,  un po’ boutique. Un po’ officina, un po’ punto di ritrovo. Il nuovo spazio Cicli Drali di via Palmieri, a Milano, è un po’ tutto questo e forse anche molto altro. È “la casa” di Giuseppe Drali che, qui nel quartiere Stadera tutti chiamano da sempre “Il Drali”. E a lui si […]

5 Novembre 2018

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Un po’ bottega,  un po’ boutique.
Un po’ officina, un po’ punto di ritrovo.
Il nuovo spazio Cicli Drali di via Palmieri, a Milano, è un po’ tutto questo e forse anche molto altro.
È “la casa” di Giuseppe Drali che, qui nel quartiere Stadera tutti chiamano da sempre “Il Drali”. E a lui si rivolgono rigorosamente nell’unica lingua che ama parlare: il milanese.

Meccanico, telaista, artigiano: nella sua prima bottega di via Agilulfo 18, zona Navigli a Milano, ne ha viste passare di biciclette. Ammucchiate 90 primavere e senza più la sua Marisa a dargli una mano in bottega, grazie alla sua tenacia, alla curiosità di un giovane apprendista e all’intuizione di tre amici imprenditori, ha trovato comunque il modo di dare nuova vita alla sua passione.

Una passione nata con lui e coltivata fin da bambino, ereditata dal papà Carlo che era concessionario per la Bianchi. Nella sua bottega, aperta nel 1925, sono passati i meccanici e i telaisti di Fausto Coppi e di alcuni grandi campioni di ciclismo dell’epoca. Lui stesso è cresciuto tra la bottega e la Bianchi, dove ha imparato il mestiere.
Per anni, Beppino Drali è stato un punto di riferimento per la Milano ciclistica: tra ricambi e riparazioni, nella sua bottega d si finiva sempre a chiacchierare, di due ruote e della vita.

Pochi anni fa è venuta a mancare la moglie Marisa, la compagna di una vita che lo affiancava al lavoro e, senza figli a cui lasciare l’attività, c’è mancato poco che l’officina del Drali chiudesse per sempre i battenti.
Ma la passione, quando è autentica, torva sempre il modo di restare viva.

“È stato Angelo Mantovani, un amico medico con cui condivido la passione per il ciclismo, ad annunciarci l’imminente chiusura – racconta Gianluca Pozzi, amministratore delegato della nuova cicli Drali –. Dovevamo fare qualcosa, un simile patrimonio non poteva essere disperso. Il Drali ha fatto la storia del ciclismo, che ne sarebbe stato della sua arte? Così io e Angelo, insieme ad Andrea Camerana e Robert Carrara abbiamo messo a punto un progetto. C’è tutta un’umanità attorno al marchio Drali, una storia fatta di racconti ed esperienza che contribuisce il suo valore. Non è stato facile convincere il Drali a rimontare in sella a 89 anni, ma poco alla volta, con pazienza, siamo riusciti a guadagnarci la sua fiducia”.

I quattro hanno rilevato il marchio, pensato ad un nuovo spazio e a una nuova filosofia, che potesse coniugare passato e futuro, tradizione e innovazione, la maestria artigianale con nuove tecnologie e materiali.
Hanno ricontattato i vecchi fornitori e il Drali ha ripreso in mano la produzione dei suoi celebri telai in acciaio.

Oggi Cicli Drali è uno spazio nuovo. Un po’ officina e un po’ negozio. Fedele a ciò che è sempre stato ma capace di guardare oltre. Ha cambiato sede, spostandosi però solo di pochi isolati.
“Il Drali non ha dovuto stravolgere le sue abitudini, è rimasto in quello che è il suo quartiere, nella sua Milano – continua Gianluca -. Ci pensa Alessandro ad andarlo a prendere e a riportarlo a casa finito il lavoro. Alessandro è il futuro. È un giovane di 25 anni, curioso e appassionato; sta affiancando Beppino nella sua officina, per imparare, più che un mestiere, una vera arte”.

Nella nuova sede di via Palmieri convivono l’officina, il laboratorio/studio per le nuove idee e uno spazio espositivo per le biciclette, quelle storiche del marchio Drali e quelle più recenti. I nuovi telai Drali vengono prodotti per biciclette da corsa, biciclette a scatto fisso e per modelli innovativi da città, tutti allestiti secondo i desideri dei clienti con le componenti di marchi leader del settore.

Spazio anche a marchi selezionati e capi di abbigliamento, vintage e moderni a marchio Drali. I capi vintage sono realizzati con la stessa cura artigianale con cui Drali ha sempre prodotto i suoi telai e dedicati a tutti gli appassionati di ciclostoriche.
Il progetto di crescita della Cicli Drali Milano prevede anche l’ingresso nel mondo delle biciclette gravel, bici da strada specialissime in carbonio realizzate su misura e personalizzate.

E la gamma dei prodotti è destinata ad ampliarsi.

Cicli Drali è ancora un punto di incontro, di ritrovo, capace di alimentare e raccogliere la passione per il ciclismo in tutte le sue forme e sfumature, per chi ama la bicicletta ancora prima che l’agonismo.

Insomma, l’anima del Drali è rimasta la stessa ma ha trovato nuove gambe e nuove idee per spiccare un altro volo.

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commenti

Complimenti, e' una bella storia, molto simile a quella di mio suocero Franco Priori detto anche " pinza d'oro" di Cremona, classe 1929, che lavora ancora nel suo negozio e che sa ancora pedalare molto bene. Chissa', magari il Drali e Franco si conoscono. Un caro saluto, da Armando Rota.

Armando Rota - 2018-11-10 00:41:29

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