Cari ciclisti o aspiranti tali,
dovete sapere che ogni sport ha il suo regolamento non scritto che si tramanda di generazione in generazione, per essere un ciclista modello.
Il ciclismo in particolare ha un suo severo codice che deve essere imparato, applicato e tramandato appena si decide di salire su una bicicletta.
Ecco 11 punti da imparare se si vuole andare d’accordo con il mondo del ciclismo, avvicinarsi al ciclista modello.
Oltre ad essere un manuale di buona educazione sono regole per la sicurezza personale e altrui che dovrebbero essere già istintivi ne buonsenso comune.
- Salutare sempre: la prima regola che mi hanno insegnato per essere un ciclista modello, e che si può notare fin dal primo giro in bici è che i ciclisti si salutano sempre. Salutare un ciclista è fondamentale, che sia un sorpasso o un incrocio basta anche un cenno con la mano e un bel sorriso per rendere più piacevole la nostra pedalata e quella di chi si incontra.
- Segnala i pericoli: Quando si viaggia in gruppo è buona norma segnalare per tempo le buche, i dossi, gli stop, macchine, pedoni, ecc. con gesti diversi per ogni evenienza o segnali acustici in caso di pericolo più immediato. Eviterete così di incorrere in spiacevoli incidenti di gruppo causati spesso da distrazione o mancate segnalazione del pericolo.
- Aiuta chi è in difficoltà: Il ciclista modello è un gentleman e come tale deve soccorrere chi ha bisogno, solitamente se ci si imbatte in chi ha bucato si presta aiuto per riparare il prima possibile il danno e assicurarsi che tutto vada bene ma anche in situazioni più gravi come incidenti tra ciclisti o in auto è buona norma verificare se serve aiuto. Anche le situazioni meno gravi come un ciclista in preda a una crisi di fame o di sete va aiutato magari condividendo la propria barretta energetica o indicando la fontana più vicino. Siamo una sorta di guardiani della strada non dimentichiamocelo, e siamo tutti nella stessa barca.
- Mai fare la “mezza ruota”: Una cosa che il ciclista odia è chi, in gruppo, si affianca e procede poco avanti a lui senza dargli modo di stare in scia, né di chiacchierare con il solo risultato di irritare il compagno creando competizione. Un ciclista modello rispetta lo spazio in gruppo.
- Scegli bene con chi uscire: È importante sapere con chi si esce in bici ed essere consapevoli delle proprie capacità. Di norma in gruppo ci si aspetta trovando l’andatura che possa andare bene a tutti con i più in forma davanti a fare il passo e i più affaticati dietro a tentare di mantenerlo. A volte capita di trovarsi in gruppi troppo veloci o troppo lenti, rischiando di rovinare a te o a loro il giro preimpostato.
- Volate ai cartelli: nei gruppi più allenati ed esperti, per movimentare un po’ il giro si usa fare sprint di 100/200metri ai cartelli d’ingresso ai paesi, stando molto attenti al traffico ed ai possibili pericoli si può improvvisare una piccola corsa con traguardi volanti e arrivo al punto di ritrovo calcolando i punteggi di volta in volta e allenando anche il senso di orientamento ricordandosi meglio il giro.
- Sfrutta le scie ma ringrazia: il ciclista modello se trova lungo il percorso la scia di un altro atleta o di un gruppo che non conosciamo, deve ricordarsi di salutare, chiedere il permesso di “attaccarsi” senza mettersi in competizione e ringraziando una volta che si cambia strada.
- Dai il cambio: quando è in gruppo il ciclista modello cerca di non stare sempre dietro. E’ giusto, etico, che tutti abbiano la possibilità di tirare e di riposarsi quindi, se si riesce senza variare troppo la velocità si inizia a mettere “il naso fuori” provando l’ebrezza di tirare i compagni di fatica. Apprezzeranno.
- Abbina i colori: l’estetica nel ciclismo è tutto, o quasi, non importa se è il tuo primo giro in bici o se pedali solo occasionalmente, il tuo outfit deve essere impeccabile scegli bene i colori trovando il giusto abbinamento tra bici, scarpe, casco e divisa.
- Pausa caffè: dopo le 2 ore è obbligatoria una pausa per godersi il momento. Il ciclista esperto calcola il giro in base ai bar e le fontanelle che si incontrano nel percorso scegliendo con cura i bar in base alla qualità e alla location. Obbligatorio fare la foto e pubblicarla sui social ogni volta che ci si ferma.
A casa la mamma sarà più tranquilla.
- Ultima ma più importante non buttare rifiuti per strada: per essere un ciclista modello, ricordatevi sempre di mangiare e bere durante le uscite in bici ma non buttate gli incarti di barrette o gellini per strada. Siamo, oltre che ciclisti, i protagonisti di un movimento green a impatto zero ecosostenibile. Pedaliamo sulle strade circondate da paesaggi incredibili è il nostro mondo la nostra casa non inquiniamola.
Ogni ciclista e ogni gruppo ha poi le proprie regole più o meno particolari.
Sono curioso di scoprire le vostre per stilare una costituzione ciclistica impeccabile, lasciatemi un commento con la vostra regola aurea.
Impegniamoci a diventare sempre più educati alla guida: che sia in macchina o in bici il rispetto verso tutti coloro che incontriamo è fondamentale. Siamo tutti, automobilisti e ciclisti, soluzione e causa del rischio della circolazione su due ruote!
Commenti
Sono delle ottime regole.
Semplicemente PERFETTO
❤️
in tempi di COVID suggerirei di non soffiarsi MAI il naso se c’è qualcuno dietro, anche non in scia. Non serve a niente mettersi da un lato (ricordate l’effetto Venturi?).
Suggerirei anche di rispettare i semafori e segnaletica stradale sembra banale ma vedo parecchi ciclisti passare col rosso
Ciao. Sono Flavio. Aggiungerei tra i vari *comandamenti* quello di rispettare maggiormente il codice della strada, in particolare per quanto attiene il viaggiare affiancati in due file parallele quando la larghezza della carreggiata e/o le condizioni del traffico nn lo consentano o addirittura in gruppo alimentando così l’acredine che molti automobilisti hanno nei confronti della categoria, a prescindere. Nn tutti hanno quella multidisciplinalita’ di guida (bici, auto, moto, etc.) che aiuterebbe a essere più pazienti nei confronti degli utenti deboli della strada.
Salve,penso di non aggiungere niente,alle vostre regole,sono gia completi cosi e le condivido in pieno.
Condivido tutto da 40 anni che corro in bici ne ho viste tante cose brutte .. comportamenti scorretti ma ricordo di più quelli belli che mi danno la conferma che in bici dobbiamo essere amici a trecento sessanta gradi ciao grazie
Grazie. Tutto molto giusto. Aggiungerei che quando un gruppo forte e veloce sorpassa un ciclista più lento, in gara o no, dovrebbe “allargarsi” a sufficienza in modo da non indurgli la sensazione (e talvolta purtroppo capita anche) di venire buttato fuori strada. Essere più forti e veloci dovrebbe anche significare essere più generosi con chi è più lento ;-)
Sembra banale, ma non lo è: Rispettiamo il codice della strada!
Quando si svolta a sinistra, avvisare le macchine che seguono alzando ( tutto il gruppo, in particolare il primo e l’ultimo) il braccio sinistro. Medesimo suggerimento vale quando si è costretti a spostarsi dal ciglio della strada verso il centro della careggiata ( il gesto classico con la mano destra avvisa il ciclista che ci segue ma non è capito e non è visibile alla macchina che ci segue).
In occasione di pedalate non competitive di gruppo – diciamo di oltre 20-30 elementi che creano una fila di mt. 50 e oltre e ci si trova in strade strette e/o con rettilinei non lunghi con conseguente creazione di fila di macchine, è utile ”spaccare il gruppo” avvisandolo con segnali acustici preconcordati ( fischietto ); questo per permettere alle auto di trovare lo spazio per rientrare dopo un sorpasso su una distanza più contenuta e che permette loro di identificare in tempo il sopraggiungere di automobili in senso inverso.
Impeccabile c’è poco d’aggiungere
Si tratta di regole e comportamenti che condivido a pieno, tutti noi ciclisti dovremmo averle cucite addosso in modo naturale, aggiungerei il rispetto per gli automobilisti dai quali potremmo averne altrettanto, la strada è di tutti e bisogna condividerla applicando le regole e il rispetto reciproco
Tra le regole ricorderei anche di tenere accesa sempre la luce posteriore e possibilmente uscire in orari un cui c’è poco traffico automobilistico, scegliendo comunque strade secondarie.
Tonino Cappadona
Ne aggiungerei in altro. Non soffiarti il naso o sputare quando hai qualcuno a ruota
Condivido
Tutto vero.. Semplici, ma regole importanti..
CONDIVIDO OVVIAMENTE IL TUTTO, AGGIUNGO PERO’ CHE TROPPO SPESSO VEDO CICLISTI SENZA I DISPOSITIVI DI ILLUMINAZIONE FISSI O LAMPEGGIANTI CHE SONO MOLTO UTILI A QUALSIASI ORA PER FARSI VEDERE.
CAPITA DI VEDERE CICLISTI CON BICI DA OLTRE 5-6 MILA EURO, RUOTE COSTOSISSIME ECC ECC, E POI SI TRALASCIA DI METTERE SUL CANNOTTO SELLA UNA LUCE A LED DEL VALORE DI 15 – 20 EURO CHE POTREBBE SALVARE LA VITA
Bello, lo dovrebbero allegate alle varie tessere FCI, ACSI ecc. ecc
Direi che la frase “Obbligatorio fare la foto e pubblicarla sui social ogni volta che ci si ferma.” è pessima per chi fa sport veramente per allenarsi e non per farsi vedere…
1ª regola . Non viaggiare appaiati ma in fila indiana per evitare disgrazie ed insulti da parte di motociclisti e autisti .